Quanto più grande può ancora diventare X-Men: Days of Future Past?
Di Elvezio SciallisOrmai sembra quasi essere una gara fra addetti ai lavori e Bryan Singer: il regista annuncia l’ennesima aggiunta a un cast già stellare e le riviste e i blog non sanno più cosa scrivere, seppelliti da una montagna di nomi che da soli assicurano già una grande rilevanza al progetto.
Se a questi nomi aggiungiamo il fatto che Singer è considerato il guru dei film sui mutanti e se magari ci grattugiamo sopra un pizzico di voglia di rivincita da parte del regista, che ultimamente non ci ha regalato titoli davvero memorabili, beh ecco che ogni settimana che passa cresce un grande pregiudizio positivo nei confronti di X-Men: Days of Future Past.
A questo giro, dopo avervi annunciato più volte grandi aggiunte all’insieme di attori che dovrà interpretare una delle migliori storie mutanti mai scritte in casa Marvel, dopo aver discusso su quale ruolo possa mai avere Peter Dinklage all’interno del film, ecco che ci troviamo a salutare tre nuovi acquisti, uno dei quali torna a interpretare un mutante molto, molto amato dal pubblico.
Torna infatti Daniel Cudmore nei panni di Peter Rasputin, il ragazzone russo dal cuore d’oro capace di trasformarsi in Colosso, il forzuto del gruppo.
A lui si aggiungono Fan Bingbing e Booboo Stewart: a questo punto l’elenco diventa davvero troppo lungo e si spazia dalle superstar ad attori magari meno famosi ma comunque di culto e amatissimi dai loro fan.
Troppi galli nel pollaio? Spesso il film dal cast troppo denso di nomi altisonanti hanno finito con il deludere, ma Singer ha una abilità sovraumana nel dirigere gli attori e coordinarli fra loro, quindi questa volta il trucco potrebbe davvero riuscire.
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