2001 Odissea nello Spazio: i 40 anni dalla prima del film di Stanley Kubrick
Di Daniele GrattieriNew York, 4 aprile 1968.
Sono passati esattamente 40 anni dal giorno della prima di 2001 Odissea nello Spazio, uno dei capolavori del regista purtroppo scomparso Stanley Kubrick.
Sono passati 40 anni e il modo di fare cinema e cinema fantascientifico è cambiato grazie al digitale e alle moderne tecnologie.
Non è però cambiato il messaggio, lo stesso di quel regista che rimarrà sempre nei cuori di molti.
Il tema del viaggio come un continuo ritorno su se stesso, dalla creazione alla fine e ancora verso una nuova origine e un altro epilogo: un gruppo di scimmie scopre un monolite e capisce che lo può utilizzare come strumento e utensile; nasce l’intelligenza. 2001, gli astronauti trovano lo stesso monolite che genera un forte campo magnetico: sono passati 4 milioni di anni e si ritorna allo stesso punto, eppur avendo subito delle trasformazioni.
Della serie “nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma”? Forse, lasciamo le interpretazioni alla critica e ricordiamo l’anniversario con le parole di Kubrick: “ho tentato di rappresentare un’esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell’inconscio”.
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yeah! qs post arriva come un raggio di sole dopo il temporale!
complimenti matilde!
ti rispondo con un aforisma di kubrick:
“un sogno non è mai soltanto un sogno”.
dario arpaio
Hai fatto bene a ricordare questo anniversario.A conferma dell’importanza che Kubrick , non solo nel caso di 2001, attribuiva nell’esperienza cinematografica alla componente visiva ed emozionale, ecco una sua dichiarazione :”Sul piano delle emozioni le persone si assomigliano molto di più che sul piano intellettuale.Il legame comune è la loro reazione emotiva inconscia.Guardare un film è come fare un sogno ad occhi aperti”.