Inception di Nolan hacker di sogni
Di Dario ArpaioChristopher Nolan arriva nelle nostre sale con il suo strabiliante Inception, un soggetto sul quale ha lavorato più di dieci anni, elaborando e rielaborando un canovaccio di poco più di 80 pagine. Il risultato del botteghino lo premia in maniera inequivocabile, oltre 700 milioni di dollari e non è finita. Un cast eccellente, su tutti Leonardo Di Caprio, ladro di sogni, affiancato da Ellen Page, Marion Cotillard, Ken Watanabe, con piccoli ruoli per un imbolsito Tom Berenger, per l’intramontabile Michael Caine e, quasi un cameo, di Pete Postlethwaite. Molti meriti della riuscita vanno al team che già ha dato grande prova di classe con Il Cavaliere Oscuro, ovvero Wally Pfister alla fotografia, Hans Zimmer alle musiche, e Lee Smith al montaggio. Ma il vero artefice del successo è lui, Nolan con la sua regia cupa, a tratti straziante, mai didascalica, capace di attraversare i labirinti più oscuri dell’inconscio umano come un vero e proprio hacker, ‘immergendosi’ in Leonardo Di Caprio che ha saputo andare oltre i pezzi di bravura già offerti a fianco di Scorsese. Con Inception, Nolan e Di Caprio sono davvero andati oltre un confine mai varcato con così tanta caparbia ossessione da altri registi o attori.
La trama si sviluppa intorno al personaggio di Di Caprio, ladro di sogni o meglio di idee, capace di depredare nel sonno le sue vittime, prelevando loro ciò che altri è disposto a comprare, quel livello di vita inespresso nella realtà, ma capace di modificarla, di pilotarla altrove. Dal sogno sognato nel sogno si penetra ancora più in fondo, dove ogni architettura perde di significato, ribaltando e riflettendosi in un infinito gioco di specchi in fondo al quale c’è l’idea, arma potentissima capace di vincere ogni ostacolo. Inspection rimane pur sempre un thriller, una storia di spionaggio industriale, ma ci porta oltre un confine dal fascino tenebroso, non mostrando via d’uscita, dove il cuore di un’amante si lacera senza speranza, dove ogni via di fuga pare preclusa.
Andate a vedere questo film spettacolare, senza preconcetti, senza pregiudizi e poi divertitevi a leggere le recensioni delle firme più prestigiose. Avrete delle sorprese nel constatare che molti ne hanno scritto, ma ben pochi lo hanno visto…
Dario Arpaio
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