Sucker Punch e Zack colpisce ancora

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Esordisce con il remake degli zombies di Romero nel 2004. Incassa grande successo grazie al suo muscolare 300 del 2007. Rischia un mezzo scivolone nel 2009 con l’attesissimo e poco apprezzato Watchmen. Finalmente Zack Snyder, dopo otto lunghi anni di preparazione, porta sullo schermo il film al quale si è dedicato con grande passione, Sucker Punch, come dire ‘un cazzotto a sopresa’. Meglio (forse) attenderlo come un colpo d’incontro, un knock out sferrato da una fantasia debordante in un corto circuito tra fantasy e cyberpunk. Per Sucker Punch si potrebbe scomodare il titolo di un famoso LP del grande Alan Parsons, A Dream within a Dream, con le note del suo progressive rock sposate ai versi di Edgar Allan Poe.

Snyder si scatena davvero con il suo Sucker Punch, cromia da graphic novel anni ’50, raffinata, forse anche troppo zuccherosa, barocca, ridondante, ma violentemente dark e in grado di soddisfare anche il palato degli amanti della steampunk sci-fiction.

La vicenda narra della piccola Babydoll, una brava Emily Browning, che viene fatta rinchiudere in manicomio dal perfido patrigno per essere sottoposta a lobotomia. Nella settimana che intercorre tra l’internamento e la tragica fine, Babydoll trasforma la sua realtà in fantasie dentro altre fantasie, per intenderci stile Inception. Ed è un turbinio di scenografie incredibili che fanno da sfondo a draghi, B-52, samurai giganti, che vorticano in un mondo senza fondo, dove l’orizzonte è solo un disperato e vano tentativo di sopravvivenza. Babydoll verrà aiutata nelle sue imprese da altre tre sventurate, in un film tutto al femminile dove non manca pure la moralina (un po’ esile e scontata).

Sucker Punch è sostenuto dagli effetti speciali curati da una squadra di ben 75 tecnici della australiana Animal Logic (300, Moulin Rouge, Matrix) nonché da una colonna sonora degnissima, che propone, tra gli altri, pezzi dei Jefferson Airplane, dei Roxy Music, dei Queen.

Se il prologo del film è un gioiellino, non c’è però spazio per gridare al capolavoro con Sucker Punch, tali e tanti sono i difetti, soprattutto di contenuto, ma è divertente seguire le critiche, che vanno dal bigotto al saccente falso scandalizzato. Via via di qui!

Intanto Zack prepara il nuovo reboot di Superman.

Dario Arpaio

 

2 commenti su “Sucker Punch e Zack colpisce ancora”
  1. giuseppe ha detto:

    ciao dario di questo film ho visto il trailer..diciamo che non mi ha entusiasmato per questo ho scelto di vedere Rango

  2. dario ha detto:

    ciao Giuseppe, certamente si tratta di un film discutibile, ma da non sottovalutare e di sicuro da non svalutare. Ci sono spunti di pregio.


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