67 volte Venezia
Di Dario ArpaioOggi scriviamo sottovoce per non disturbare il riposo di Suso Cecchi D’Amico. Grande, grandissima la sua presenza in tutto il cinema italiano – quello che contava e valeva qualcosa – a fianco dei cineasti che hanno lasciato, insieme con lei, impronte indelebili e irripetibili. Ci piace pensare che Fellini, Visconti, Antonioni l’abbracceranno con grande grande affetto. Da lassù chissà, tutti insieme assisteranno al prossimo Festival di Venezia in un ideale fantastico parterre des rois. Forse voleranno fin quaggiù le loro risatine, se e quando scorgeranno Simona Ventura o Nino Frassica arrivare al Lido per il 67° di Venezia, accolti come delle star.
Quello che verrà è stato annunciato come un Festival all’ombra della sobrietà e dell’austerity. Come dire, pochi soldi ma tante idee. Dall’1 all’11 settembre avrà luogo la 67ma kermesse veneziana con una giuria internazionale di grande spessore e qualità presieduta da Quentin Tarantino. Al suo fianco il messicano Guillermo Arriaga, scrittore, sceneggiatore, regista (ricordiamo il suo The Burning Plain oltre agli script di Babel e 21 Grammi). Poi l’attrice lituana Ingeborga Dapk?nait?; il regista e sceneggiatore francese Arnaud Desplechin, l’ultimo erede della Nouvelle Vague; Danny Elfman, autore di colonne sonore; il regista e sceneggiatore italiano Luca Guadagnino e Gabriele Salvatores, di lui, cineasta vero, non occorre aggiungere altro.
Oltre alla giuria internazionale assegneranno gli altri premi ufficiali le sezioni Orizzonti presieduto da Shirin Neshat, Controcampo Italiano, presidente di giuria il nostro bravissimo Valerio Mastandrea, Premio ‘Luigi De Lurentiis’ per un’opera prima verrà assegnato da Fatih Akin (La Sposa Turca, Soul Kitchen).
Quest’anno il Leone d’Oro alla carriera andrà al grande John Woo, che dire se non citare a caso qualcuno dei suoi film, dall’ultimo, La Battaglia dei Tre Regni, a Face Off, Mission Impossible 2, e tanti altri action movies confezionati con classe e adrenalina.
Venezia quest’anno presenterà 4 titoli italiani e 5 americani e si aprirà con Black Swan di Aronofsky, dove Nathalie Portman indosserà il costume da ballerina in un thriller psicologico che si prospetta davvero forte e intenso. Tra gli altri interpreti di spicco: Vincent Cassel e Winona Ryder.
Via via sfileranno altri nomi di spicco con pellicole di grande interesse tra i quali citiamo Julian Schnabel con la dolce Freida Pinto in Miral; Richard Lewis che ha il merito di aver firmato La Versione di Barney, dall’omonimo romanzo di Mordechai Richler, dove ci viene raccontato cosa non si deve fare della propria vita per farlo davvero… Paul Giamatti e Dustin Hoffman i protagonisti. Ci sarà Ben Affleck al suo secondo film, The Town. Sophia Coppola presenterà il suo Somewhere con Benicio Del Toro. Personalmente sono curioso di vedere Norvegian Wood di Tran Hann Hung, film giapponese tratto dall’incantevole romanzo di Murakami Haruki.
Attesa anche per i nostri Mario Martone e Carlo Mazzacurati. Tra i fuori concorso, Michele Placido porterà Vallanzasca, e John Turturro, per la prima volta dietro la macchina da presa, arriverà con Passione, girato in Italia.
L’elenco si fa ancora più lungo passando ai nomi che sfileranno sul rosso tappeto: Aishwarya Rai, Jessica Alba, Michelle Rodriguez, Helen Mirren, ancora in forse Angelina Jolie, Cartherine Deneuve con Gerard Depardieu, Robert De Niro e tanti ancora.
Perdonate se abbiamo spulciato solo qua e là, saltellando tra i nomi più o meno illustri, ma la kermesse veneziana ha un fascino particolare e stimola sempre grande eccitazione, curiosità e grandi attese. Ci si trova tra cinefili a far la conta delle figurine, celo-manca… evviva!… oh no!
Ci sarà anche Robert Rodriguez, il grande amico di Tarantino, con l’anteprima del pulpissimo Machete con Danny Trejo. Mano male che si può ancora giocare con i fumetti, non si può sempre solo far finta di inforcare gli occhialini da intellettualoidi, Vai Danny! Giochiamo, finché si può…
Dario Arpaio.
67TH ANNUAL VENICE FILM FESTIVAL LINEUP — COMPETITION
Opening Film
“Black Swan,” Darren Aronofsky (U.S.)
“La pecora nera,” Ascanio Celestini (Italy)
“Somewhere,” Sofia Coppola (U.S.)
“Happy Few,” Antony Cordier (France)
“The Solitude of Prime Numbers,” Saverio Costanzo (Italy-Germany-France)
“Silent Souls,” Aleksei Fedorchenko (Russia)
“Promises Written in Water,” Vincent Gallo (U.S.)
“Road to Nowhere,” Monte Hellman (U.S.)
“A Sad Trumpet Ballad,” Alex de la Iglesia (Spain-France)
“Black Venus,” Abdellatif Kechiche (France)
“Post Mortem,” Pablo Larrain (Chile-Mexico-Germany)
“Barney’s Version,” Richard J. Lewis (Canada-Italy)
“We Believed,” Mario Martone (Italy-France)
“La passione,” Carlo Mazzacurati (Italy)
“13 Assassins,” Takashi Miike (Japan)
“Potiche,” Francois Ozon (France)
“Meek’s Cutoff,” Kelly Reichardt (U.S.)
“Miral,” Julian Schnabel (U.S.-France-Italy-Israel)
“Norwegian Wood,” Tran Anh Hung (Japan)
“Attenberg,” Athina Rachel Tsangari (Greece)
“Detective Dee and the Mystery of Phantom Flame,” Tsui Hark (China)
“Three,” Tom Tykwer (Germany)
OUT OF COMPETITION
“The Town,” Ben Affleck (U.S.)
“I’m Still Here: the Lost Year of Joaquin Phoenix,” Casey Affleck (U.S.)
“Sorelle Mai,” Marco Bellocchio (Italy)
“Niente Paura — Come siamo come eravamo e le canzoni di Luciano Ligabue,” Piergiorgio Gay (Italy)
“Dante Ferretti — Production Designer,” Gianfranco Giagni (Italy)
“Notizie degli Scavi,” Emidio Greco (Italy)
“The Last Movie” (1971), Dennis Hopper
“Gorbaciof,” Stefano Incerti (Italy)
“That Girl in Yellow Boots,” Anurag Kashyap (India)
“Showtime,” Stanley Kwan (China)
“Sei Venezia,” Carlo Mazzacurati (Italy)
“Zebraman” (2004), Takashi Miike (Japan)
“Zebraman 2: Attack on Zebra City,” Takashi Miike (Japan)
“The Child’s Eye 3D,” Oxide Pang and Danny Pang (China, Hong Kong)
“Vallanzasca – Gli angeli del male,” Michele Placido (Italy)
“All Inclusive 3D,” Nadia Ranocchi and David Zamagni (Italy, Austria)
“Raavan” (Tamil version), Mani Ratnam (India)
“1960,” Gabriele Salvatores (Italy)
“La prima volta a Venezia,” Antonello Sarno (Italy)
“A Letter to Elia,” Martin Scorsese and Kent Jones (U.S.)
“Shock Labyrinth 3D,” Takashi Shimizu (Japan)
“L’ultimo Gattopardo: Ritratto di Goffredo Lombardo,” Giuseppe Tornatore (Italy)
“Passione,” John Turturro (Italy)
“Lope,” Andrucha Waddington (Spain, Brazil)
“Space Guy,” Zhang Yuan (China)
Opening Night Tribute to Bruce Lee
“The Return of Chen Zhen,” Andrew Lau (China, Hong Kong)
Opening Night Midnight Movie
“Machete,” Robert Rodriguez (U.S.)
Closer
“The Tempest,” Julie Taymor (U.S.)
Homage to Vittorio Gassman
“Vittorio racconta — Una vita da Mattatore,” Giancarlo Scarchilli (Italy)
Golden Lion For Lifetime Achievement 2010
John Woo
“Reign of Assassins,” John Woo and Su Chao-Pin (China, Taiwan, Hong Kong)
SPECIAL EVENT OUT OF COMPETITION
Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker Award — Mani Ratnam
“Raavan” (Hindi Version) (India)
CONTROCAMPO ITALIANO
“Lost Kisses,” Roberta Torre (Italy)
“20 Sigarette,” Aureliano Amadei (Italy)
“Il Primo Incarico,” Giorgia Cecere (Italy)
“A Woman,” Giada Colagrande (Italy)
“Tajabone,” Salvatore Mereu (Italy)
“Ma che storia,” Gianfranco Pannone (Italy)
“Into Paradiso,” Paola Randi (Italy)
CONTROCAMPO ITALIANO SHORTS
“Come un soffio,” Michela Cescon (Italy)
“Sposero Nichi Vendola,” Andrea Costantino (Italy)
“Bassa Marea,” Roberto De Paolis (Italy)
“Achille,” Giorgia Farina (Italy)
“Niente Orchidee,” Simone Godano and Leonardo Godano (Italy)
CONTROCAMPO ITALIANO OUT OF COMPETITION
“Tarda Estate,” Antonio Di Trapani (Italy)
“Il Loro Natale,” Gaetano Di Vaio (Italy)
“Ward 54,” Monica Maggioni (Italy, U.S.)
“Flaiano: il meglio e passato,” Gianfranco Rolandi, Steve Della Casa
“Se hai una montagna di neve, tienila all’ombra,” Elisabetta Sgarbi and Eugenio Lio (Italy)
“Fughe e approdi,” Giovanna Taviani (Italy)
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