Addio Philip
Di Elvezio SciallisQui su solocine odiamo i coccodrilli e cerchiamo di scriverne il meno possibile. Ci suonano sempre, sempre falsi, per quanto si possa davvero tenere alla vita e alle opere di un attore o di un regista.
Ma ci son casi in cui non possiamo evitare di dare l’addio a qualcuno che ha significato davvero tanto per il nostro modo di guardare cinema e quindi: addio Philip Seymour Hoffman.
Una vita a lottare contro la dipendenza, una vita a regalarci un sacco di ruoli che permettono di comprendere quanto un attore possa essere anche “autore”, sempre.
Inutile davvero cercare di identificare quattro o cinque ruoli nella sua cinematografia, faremmo un enorme torto a tutti gli altri: Philip Seymour Hoffman “c’era” sempre, qualsiasi fosse la parte, da momenti minori a titoli da protagonista, poco importava per questo straordinario professionista.
Ci lascia a soli 46 anni, tre in più di chi vi sta scrivendo in questo momento, un dato che in qualche modo permette maggiore comprensione e vicinanza a certe tragedie che sembrano in qualche modo davvero ineluttabili: questo grande e intenso uomo sembrava sempre triste e poco attrezzato per riuscire a confrontarsi con certe difficoltà della vita e né il successo né la famiglia sono riusciti a impedire che si arrivasse a questa conclusione.
Rimangono i film, quelli rimarranno per sempre e con il tempo stempereranno il dolore per la perdita, per quanto possibile…
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