I bambini di Cold Rock: un thriller tutt’altro che banale
Di nicolettaQuando qualche mese fa nelle anteprime proiettate al cinema ho visto il trailer de I bambini di Cold Rock ho pensato: solito thriller targato USA, ben studiato e ineccepibile nella forma, ma totalmente prevedibile – no big deal, come si direbbe in inglese. Ma poi, trascinata da amici quasi a forza in una sala che lo proiettava ho dovuto decisamente ricredermi, perché questa pellicola spicca decisamente in mezzo a tanta patinata mediocrità.
Con il titolo in inglese The Tall Man si coglie forse meglio il fulcro della trama: nella cittadina di Cold Rock si assiste da tempo inermi alla scomparsa di minori che le voci superstiziose vogliono essere stati rapidi da un uomo alto e scuro, che li rapisce di notte.
Non ci sono indizi, né testimoni e la paura è tanta. Julia Denning (il personaggio interpretato in maniera eccellente dalla giovane ma bravissima Jessica Biel – recentemente diventata la signora Timberlake) rifiuta di credere alla voce dell’ignoranza, ma purtroppo deve fare anche lei i conti con la realtà, quando intravvede il figlioletto sparire tenuto in braccio da un’enorme ombra che si dilegua nella notte. Con grande coraggio la donna inizia la sua disperata ricerca del figlio ed entra in un incubo in cui si mescolano segreti e menzogne e le apparenze ingannano totalmente. Bisogna dare una risposta alle domande: chi è “The Tall Man” e perché ha scelto proprio quei bambini?
Per dirla in parole povere: nessuna banalità per questo film di Pascal Laugier (distribuito in italia da Moviemax), anzi. Il già autore di un capolavoro come Martyrs ha messo insieme un’opera tutt’altro che commerciale, che tiene gli spettatori incollati alla poltrona dal primo all’ultimo istante e continua a farli riflettere anche dopo la conclusione. Al punto da rendere desiderabile anche una seconda visione per cogliere meglio ogni sfumatura narrativa.
Ecco il trailer:
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