Batman is back!
Di Dario ArpaioMentre a Venezia iniziano a sfilare star e starlette con il contorno dei soliti noti in cerca di visibilità, sugli schermi ritorna di nero vestito il risorto Cavaliere Oscuro. Batman non muore mai. Fintanto che il male minaccerà Gotham, lui tornerà a combattere. E’ il più amato, il più umano dei supereroi, il più vicino a noi, l’unico che non ha superpoteri ed è profondamente segnato dalla sofferenza e dal dolore. Così Christopher Nolan, nel suo terzo (e ultimo?…) episodio, Il cavaliere oscuro – Il ritorno, esplora l’animo ferito di Bruce Wayne nel suo esilio, reso impotente dalle sue stesse scelte che chiudevano il precedente episodio.
Batman non esiste se non rispetto alle sue nemesi, tutte terribilmente crudeli come il Joker, o Two Faces, come il Pinguino. Sono loro a crearlo e Wayne risponde sempre, colpo su colpo, pur inimicandosi il potere costituito, che lui continua a difendere a ogni costo. Apparentemente a Gotham la vita trascorre serena. I delinquenti sono tutti in galera. La corruzione dilaga, i ricchi sono più ricchi e i poveri più poveri. Tutto nella norma.
Ma una minaccia ancora piú grande, il Caos, arriva da lontano rappresentata da un sordido uomo mascherato, Bane, istruito lui pure dall’antico maestro di arti marziali di Wayne. Bane intende distruggere Gotham, e tutto ciò che rappresenta, cavalcando l’insoddisfazione della popolazione con un populismo becero e di bassa tacca. Prendetevi la città! E’ vostra! Cancelleremo per sempre i corrotti! Giustiziamo i nemici del popolo! Ma dietro i suoi proclami, bagnati di sangue, si cela una minaccia di distruzione totale.
Wayne non può più restare a guardare. Il Cavaliere Oscuro deve tornare. Ma Bane è terribilmente forte. Batman viene catturato, umiliato e scaraventato inerme in un pozzo profondo da cui i prigionieri non sono mai fuggiti. Il piano di Bane non ha più ostacoli se non l’ostinazione del commissario Gordon, l’unico a conoscere la verità fino in fondo.
Wayne è un uomo e sa essere più forte del costume di Batman. Questa è la sua vera forza, una umanità sorgente inesauribile di coraggio e di determinazione. Troverà dentro di sé le leve per risorgere e sfidare il Caos. Questa volta cercherà l’alleanza di una magnifica Catwoman e di… Robin. Ma la lotta richiede grandi sacrifici pari alla smisurata forza del nemico. Tutto sembra compromesso.
Un Nolan che, forse, ha già dato il meglio della sua arte con il suo strepitoso Dark Knight, riuscirà a ripetere sicuramente il successo al botteghino anche con il nuovo episodio. Il precedente ha incassato più di un milardo di dollari. Questo terzo episodio, che ha superato il budget di 250 milioni, è già più che prossimo agli incassi del precedente e pare orientato a superarli.
La sceneggiatura scritta a quattro mani con il fratello, Jonathan, presenta qualche piccola sbavatura, qualche (ininfluente) frattura nel finale. Ma come non amare Christian Bale nei panni dell’eroe taciturno, con l’animo dilaniato tra luce e tenebre? Che dire poi dell’interpretazione del grande Michael Caine, un Alfred compassionevole e quanto mai devoto. Magnifica e affascinante Anne Hathaway nel ruolo di Catwoman. Chi l’avrebbe immaginata così abile nelle acrobazie. Lei stessa ne è rimasta piacevolmente sorpresa, a giudicare dalle sue affermazioni nel corso delle tante interviste. Niente da aggiungere ancora al commissario Gordon di Gary Oldman, sempre molto convincente e dolente. Forse solo Marion Cotillard non è perfettamente a suo agio, ma pur sempre deliziosa. Bene anche Mark Hardy sotto la maschera di Bane. Insomma non si può criticare Nolan, né la sua lettura cosí personale di un supereroe, che, in fondo, è solo un uomo di fronte allo sfacelo del suo tempo, così simile alle profonde crisi dei nostri giorni. Il Wayne di Nolan è solo un uomo, ma non si arrende. Anche se è un ricco capitalista e lui solo può permettersi di giocare con macchine sofisticate che ad altri non sarebbe dato di possedere, non indietreggia mai ed è capace di assumersi sempre e dolorosamente le sue responsabilità. La salvezza della sua città e il bene di tutti contano più di ogni altra cosa. Ma, in fondo, è solo un film…
Intanto Christopher Nolan sta mettendo mano al nuovo progetto e questa volta sarà Superman a essere rivisitato con il suo stile ineguagliabile.
Dario Arpaio
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errata corrige : Tom Hardy e non Mark è l’attore interprete del trucido Bane… chiedo venia!
Oltre tutto Tom Hardy è stato anche grande protagonista del film Bronson di N.Winding Refn, biopic sul più terribile dleinquente inlgese che ha passato quasi tutta la sua esistenza tra violenza e carcere duro. E’ tuttora in galera.
Film magnifico, troppo poco in circolazione
Dario Arpaio