The Brotherhood: José Padilha sempre sospeso fra polizia e crimine
Di Elvezio SciallisLa cinematografia di José Padilha è sotto alcuni aspetti molto coerente: dai due Tropa de Elite a Robocop passando per Tri-Border si è in pratica sempre occupato dei rapporti, spesso oscuri e controversi, fra polizia e malviventi, fra Legge e crimine, con risultati che fino a questo punto hanno provocato discussioni e intrigato critica e pubblico.
E sembra proprio che il regista brasiliano non intenda abbandonare questo campo nemmeno con il prossimo progetto, The Brotherhood, tratto da una storia vera narrata da Guy Lawson e William Oldham in Brotherhoods: The True Story of Two Cops Who Murdered for the Mafia.
Il romanzo è stato quindi sceneggiato da Bill Dubuque, con Dan Lin a capo della produzione per Warner Bros.
The Brotherhood narra la storia di due di Stephen Caracappa e Louis Eppolito, due detective che per lungo tempo lavorarono (separatamente) anche per organizzazioni mafiose, uccidendo e deviando indagini fra Las Vegas e New York per conto delle famiglie Gambino e Lucchese.
Un terzo detective, William Oldham appunto, rimase con ostinata pazienza sulle loro tracce per ben sette anni prima di riuscire a incastrarli.
Come si vede ci sono tutti gli elementi adatti a un cineasta come José Padilha e la produzione di un certo livello sarà in grado di garantire nomi di rilievo per le tre parti principali, assicurando al regista la possibile definitiva consacrazione anche in suolo statunitense, comunque vada la sua esperienza con Robocop di cui, rammentiamo, non è ancora emerso nessun filmato.
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