Chi sarà il miglior regista USA 2007?

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hollywoodIn periodo di nomination, chi per una Casa Bianca, chi per l’altra… ecco la lista dei papabili per il titolo di miglior regista 2007 secondo il DGA (Directors Guild of America, ovvero il potente sindacato dei registi USA) annunciata dalla famosa rivista Variety. Il vincitore, il miglior regista dell’anno, verrà decretato il 26/01 scegliendo tra:

Paul Thomas AndersonThere Will Be Blood (Paramount Vantage)
Joel Coen & Ethan CoenNo Country for Old Men (Miramax Films e Paramount Vantage)
Tony GilroyMichael Clayton (Warner Bros.)
Sean PennInto the Wild (Paramount Vantage)
Julian SchnabelThe Diving Bell and the Butterfly (Miramax Films)

Come dire che, mentre da noi si applaude al successo di commediole come quella di Pieraccioni, si fa la conta sugli incassi dei film cosiddetti natalizi e già si profila il successo per il remake del Lino Banfi allenator cortese… dall’altra parte dell’oceano si fa sfoggio di firme per pellicole di spessore. Si tratta pur sempre di show business: da una passerella di registi acclamati dai propri colleghi al salottino buono di Bruno Vespa, in fondo, che differenza c’è?

A breve, comunque, avremo il piacere di vedere il film di Sean Penn e il viaggio drammatico e solitario di un ragazzo verso il Grande Nord. Altrettanto sarà per noi potere ancora una volta elogiare i fratelli Coen i quali, solitamente abituati a grandi prestazioni registiche accompagnate da incassi non sempre soddisfacenti, con questo film tratto dal bellissimo romanzo di Cormac MacCarthy, stanno viceversa assai ben fronteggiando anche la concorrenza di altre pellicole più commerciali. Michael Clayton di Gilroy è già stato visto in Italia ed è anche l’unico film a portare il vessillo della Warner, laddove sembrerebbe che i presunti migliori cineasti stiano con Paramount o Miramax. Assai avvincente sarà la visione di There Will Be Blood per la regia di Anderson , che ci auguriamo non venga presentato da noi con il brutto titolo de Il Petroliere. Storia dura di padri e figli alle prese con il sangue e il petrolio a cavallo tra ‘800 e ‘900. Un grande ritorno ai massimi livelli per Daniel Day Lewis. Entro febbraio potremo averli visti tutti anche in Italia. Compreso il mirabile The Diving Bell and the Butterfly tradotto per noi in Lo Scafandro e la Farfalla, struggente opera di Julian Schnebel già premiato come miglior regista a Cannes 2007. Molto ancora si dirà di questa storia drammatica, forte, piena di una speranza quasi assurda nella sua leggerezza: un famoso editore rimane paralizzato per un incidente e l’unica via di salvezza la troverà lui stesso all’interno della sua propria fantasia superstite che diverrà l’unico ultimo miracoloso legame con il mondo esterno.

Dario Arpaio


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