Recensioni

  • Dream House, di Jim Sheridan: una recensione

    Jim Sheridan, regista al suo primo debutto nel genere psychological thriller, cade subito nei classici cliché di turno: metriche banali e già viste, costruite da colpi di scena molto spesso (anzi, quasi sempre) inefficaci. Prima parte lenta e piuttosto noiosa, anche dove non dovrebbe esserlo. Purtroppo il trailer ufficiale rovina gran parte del film e…

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  • Maverick (1994)

    Frivola e calcolatrice, ammaliante e seducente, è una Jodie Foster come non l’avete mai vista quella che interpreta Annabelle Bransdford in Maverick, western diretto da Richard Donner.  Nel film, l’attrice veste i panni di una donna, conoscitrice dei più famosi giochi di poker, disposta a tutto per arricchirsi e vincere il corposo montepremi di 500.000…

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  • Contraband, divertimento e adrenalina

    Forse non tutti sanno che Mark Whalberg ha iniziato la sua carriera artistica cantando i pezzi rap scritti dal fratello Donnie. Ha avuto anche un certo successo di pubblico, soprattutto femminile. Le sue performances canore terminavano con lui stesso che si calava i calzoni. All’epoca veniva da un passato violento, vissuto tra droghe e prigione….

  • La leggenda del cacciatore di vampiri

    Sembra che Tim Burton abbia trovato nel russo Timur Bekmambetov una sorta di congeniale compagno di giochi, tanto da produrre con lui il film, La leggenda del cacciatore di vampiri. E non c’è che dire, Bekmambetov è un regista dai percorsi creativi quanto meno bizzarri e originali. Se poi al regista russo e al grande…

  • Biancaneve e il cacciatore… boh?

    Al suo primo lungometraggio il regista Rupert Sanders lascia trasparire gli effetti della sua precedente esperienza maturata a suon di spot. Il suo Biancaneve e il cacciatore, più che una rivisitazione della fiaba originale, sembra un pot pourri di altri film già visti, di tanti corti assemblati alla bene e meglio, capaci di emanare solo un…

  • La Caduta dell’Alfiere del neoregista Giuseppe Montesano

    Il cinema è magia, prima di ogni altro aspetto, è questa l’essenza che cattura e nutre la nostra fantasia e ci fa emozionare, piangere, ridere. Il buio in sala è preludio allo schermo che prende vita, e tutto il resto rimane fuori e noi viviamo nello spazio di 90 minuti ciò che altrove non può…

  • The Way Back, il ritorno di Peter Weir

    Peter Weir torna alla regia dopo qualche anno di assenza. Da Master and Commander in poi se ne erano perse le tracce ed eccolo ritornare al grande schermo con il film The Way Back , basato sul romanzo (fintamente) autobiografico di un polacco. Costui avrebbe preteso raccontare l’impresa della sua fuga da un lager staliniano…

  • Il Cammino per Santiago

    T. S. Eliot scrisse che noi non cesseremo mai l’esplorazione e la fine di tutto il nostro esplorare sarà giungere là dove siamo partiti e conoscere quel posto per la prima volta. Questo è il senso del viaggio che ognuno dovrebbe compiere, scientemente, per conoscersi e accettarsi. In un certo modo è anche il tema…

  • Detachment, il distacco

    Nel 1998 l’inglese Tony Kaye esordisce nella regia con American History X, arrivando a scrutare con il suo crudo e disincantato obbiettivo negli ambienti della sottocultura dei naziskin, portata a simbolo di una certa decadenza dell’America di oggi, vista attraverso il controverso rapporto tra un fratello maggiore e il più piccolo, che ne emulerà tragicamente…

  • Le Paludi della Morte

    Le Paludi della Morte, ovvero Texas Killing Fields, ovvero un affare della famiglia Mann quasi al completo. Esordio alla regia perla giovane Ami Canaan, scenografia affidata alla sorella, Aran, e produzione in mano al grande padre Michael, che soverchia con la sua ingombrante presenza di grandissimo cineasta. Il risultato è un film cupo, fosco, dove…


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