Come in “The Terminal” ma questa volta davvero!
Di Daniele GrattieriVi ricordate il film di Steven Spielberg (del 2004) ambientato all’interno dell’immenso aeroporto JFK di New York Airport? Con protagonista un Tom Hanks nei panni di Viktor Navorsky, cittadino di una immaginaria nazione dell’Europa dell’est, rimasto bloccato nel terminal dei voli internazionali per svariati mesi?
Il regista statunitense in quel caso si era ispirato alla storia vera del rifugiato iraniano Merhan Nasseri che, atterrato all’aeroporto di Parigi nel 1998, si era “intrattenuto” nel Terminal 1 dello stesso fino al 2006 (Spielberg pagò all’iraniano 300 mila dollari come diritti d’autore …).
Beh, la storia si ripete con un protagonista diverso. E non si tratta di fiction.
Anthony Delaney, un cuoco londinese senza tetto, vive da tre anni all’interno dell’aeroporto di Gatwick, nei pressi di Londra, lasciando la “struttura d’accoglienza” di tanto in tanto, solo per poter ritirare il sussidio di disoccupazione che il governo inglese mette a disposizione.
Tutto sommato non sembra che le cose vadano male per Anthony. Per leggere la notizia nella sua interezza potete cliccare qui.
Ora non resta da fare che un gran bel reality all’italiana, ambientato all’aeroporto di Bergamo e intitolato “Odio al Serio“, con i protagonisti che litigano per un posto-letto nella fila delle panchine davanti al check-in. Ovviamente prodotto da Cecchi(n) Gori.
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