Di nuovo Vin Diesel, sempre lui… in Riddick

Vin “Dom” Diesel è tornato al vecchio Riddick tredici anni dopo Pitch Black, il film che ha lanciato il personaggio del furyano venuto dallo spazio, tra i meglio riusciti della sua carriera insieme con il Dom Toretto di Fast&Furious 1,2,3…6. Ormai Diesel i film se li sceglie e se li produce e se l’interpreta, ed è un’autentica macchina da soldi che non sbaglia un colpo, capace di battere il ferro dell’audience più calda ed esaltare i suoi tanti fan.

Ed eccolo di nuovo il suo Riddick, tradito, abbandonato in un pianeta ostile, lanciarsi senza paura nella lotta per la sopravvivenza più tenace. Ma da quel luogo terribile si deve fuggire. Trovata una vecchia stazione radio abbandonata, da lì attirerà l’attenzione dei bounty killer, di quelli che non hanno mai cessato la caccia al più temuto bandito della galassia. I malcapitati, ingolositi dalla taglia, però scopriranno in fretta con chi avranno a che fare…

Occorre riconoscerlo, il nuovo Riddick non è il personaggio inizialmente ammirato in Pitch Black -un vero gioiellino nel suo genere-. Meno cupo, senza spessore, lotta con cretaure mostruose, appare e scompare come in un qualsiasi videogioco, lanciando qualche battuta qui e là, tanto per ingannare l’attesa tra uno scontro e l’altro, senza mai convincere del tutto come in passato. Il nuovo Riddick è una mera operazione tesa a raccogliere quanto più possibile dal botteghino. Diverte, senza dubbio, ma si perde in una sceneggiatura un po’ sempliciotta firmata dal regista, David Twohy, lo stesso dei due precedenti ‘episodi’. Sembra di capire che se Diesel vuole, Diesel dispone e gli altri eseguono.

Ma come non amare il suo personaggio… Gli stessi cacciatori di taglie ne sono affascinati!

Nel cast figurano anche Jordi Mollà, bounty killer un po’ sfigato, affiancato dal grande e grosso Dave Bautista, già campione di wrestling.

Dario Arpaio