Disastro a Hollywood
Di Dario ArpaioArt Linson è stato produttore di film dai titoli indimenticabili tra i quali Gli Intoccabili, Heat – La Sfida, Black Dahalia, fino al recente Into the Wild. Ha anche scritto un romanzo sulla sua esperienza cinematografica dal titolo What Just Happened, Storie amare dal fronte di Hollywood che racconta con autoironia tutto il cinismo dello show business più famoso al mondo. Barry Levinson ne ha tratto un film, Disastro a Hollywood, da ieri nelle nostre sale dopo essere stato presentato per la prima volta al Sundance Film Festival del 2008 e subito dopo a Cannes. Linson e Levinson ci vivono in mezzo, proprio in mezzo al grande circo, e ne conoscono tutti i retroscena, sanno tutto quello che accade dietro le quinte. Un amico di Parma un giorno mi disse:”Tu potrai covare uova d’oro per trentanni, e tutti ti apprezzeranno, ma se un mattino ti distrarrai e ti uscirà un uovo di piombo, beh, a quel punto sarai fuori dal giro, avrai chiuso, non sarai più nessuno e tutte le fottute uova di prima non conteranno nulla, proprio nulla…”. Linson e Levinson ci raccontano che Hollywood è proprio così e, comunque, basta guardarci intorno….
Robert De Niro, sempre più lontano dall’essere quel grandissimo attore che tutti abbiamo amato, interpreta il ruolo del protagonista in Disastro a Hollywood. Lui è Ben, un produttore di grande fama che a un tratto si ritrova a dovere inseguire quel successo che sembra sfuggirgli di mano. Gli corre dietro, al suo mondo, ma la sua corsa perde smalto. Ben le prova tutte, ma non ritrova l’appeal che lo ha reso grande. Sceneggiatori, agenti, attori, tutti sembrano andargli contro e anche con la sua ex moglie, non sa bene da che parte stare. Alla fine Ben si ritroverà solo davanti a quell’ultimo aereo in partenza da Cannes dal quale è stato respinto. Hai chiuso amico, non sei più quello di una volta, anche nella foto ricordo ti hanno messo in disparte. Disastro a Hollywood è una commedia, popolata di grandi interpreti, da Sean Penn a John Turturro, a Bruce Willis, Stanley Tucci, e tutti insieme con De Niro scandiscono i tempi della cronaca dei quindici giorni di Ben che s’affanna nel mondo senza più riuscire a essere né un padre, né un marito, né un produttore. Il film è la storia di un fallimento, anche buffa, a tratti divertente, pure amara. Vorrebbe graffiare, ma tutto sommato è innocuo, indolore per quella che è stata e rimane la più grande fabbrica di sogni.
Dario Arpaio
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Davvero un disastro questo film, l’ho visto con tutte le migliori intenzioni ma più di 4.5 non potevo dargli
sono d’accordo… è un po’ sottotono.
però…
mai quanto ‘Franklyn’ ! che merita un ‘Vade retro’ bello tosto!
(non sempre si becca il meglio…).