I due volti di gennaio: come diventare un vero criminale
Di Elvezio SciallisI film tratti dalle opere di Patricia Highsmith molto spesso (purtroppo) non riescono a tenere testa alle aspettative e finiscono con il deludere se confrontati al romanzo di partenza: sovente la forma prende il sopravvento sulla sostanza e si rimane con involucri anche molto “carini”, ma fondamentalmente vuoti.
In parte, a giudicare dai due trailer che abbiamo visto (il primo ve lo abbiamo presentato tempo fa, il secondo lo trovate a fondo post), ciò sembra accadere anche con I due volti di gennaio, che per ora sembra splendere più in superficie che nel profondo.
In I due volti di gennaio ci troviamo nella Atene dei primi Anni Sessanta con una coppia statunitense, Chester e Colette, che incontra Rydal, un ragazzo anche lui americano che cerca di sbarcare il lunario come guida turistica.
I tre fanno amicizia e inizialmente sembra esserci molto affiatamento, con Rydal che pare in qualche modo l’anello debole, affascinato dai soldi del marito e dalla bellezza della moglie.
Ma Chester non è la persona che sembra, ha grossi problemi nel passato, problemi che lo hanno seguito fin in Grecia e dopo un “incidente” molto grave si troverà in qualche modo costretto a chiedere aiuto a Rydal.
Che, anche lui, potrebbe non essere proprio quello che appare a un veloce esame esterno.
Chi dei due è un passo avanti in questo gioco di finzioni e menzogne?
Ottimi costumi, gran lavoro sulle scenografie e fotografia, senza contare un trio di attori ( Viggo Mortensen, Kirsten Dunst e Oscar Isaac ) che sembrano davvero in forma, per una sceneggiatura e regia di Hossein Amini, vedremo se lo script saprà essere all’altezza dell’estetica presentata, il tutto con una distribuzione italiana prevista per ottobre 2014.
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