Eminem dal rap alla boxe in Southpaw
Di Elvezio SciallisSe ci pensate bene, già in 8 Mile Eminem era paragonabile a un pugile: saliva sul palco e si batteva uno contro uno, per diversi round il tutto controllato da un arbitro e sotto gli occhi del pubblico.
E si sa che il rapper è molto attento ai ruoli che accetta e non gira molti film proprio perché rifiuta tutto quello che non lo convince, è quindi grande notizia sapere che con buone probabilità sarà la star del prossimo film di Antoine Fuqua, il regista che avevamo ammirato in Training Day.
La pellicola, intitolata Southpaw, parla di un pugile mancino la cui vita (e carriera) è distrutta da una tragedia personale e che deve quindi lottare con ogni briciolo di energia per tornare in cima e anche per sua figlia.
Le analogie con la vita e la carriera di Eminem sono molte: come il pugile di Southpaw anche il rapper ha attraversato un periodo di buio e depressione piuttosto lungo ma alla fine è riuscito a recuperare slancio ed energie per tornare in scena con un album di enorme successo che ha riconfermato la sua bravura.
In più i pugili mancini sono un po’ come i rapper bianchi: rari, pericolosi, imprevedibili e anche questo elemento deve aver attirato Eminem.
Antoine Fuqua rimane comunque bene o male in ambito rap perché prima di decidersi a realizzare questo progetto aveva in cantiere il film biografico sulla vita di Tupac, segno che alcuni ambienti e temi gli sono cari.
Certo, c’è da dire che i film sulla boxe si somigliano sempre un po’ tutti e non possono riservare molte sorprese: il piacere di andarli a vedere non sta tanto nella trama quanto nella regia e interpretazioni degli attori e Southpaw, fra Fuqua ed Eminem, questi due aspetti dovrebbe averli messi in cassaforte!
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