E finalmente, il ruggito di Godzilla
Di Elvezio SciallisO meglio, io lo chiamo ruggito ma non son sicuro che sia il termine adatto, negli USA molti lo chiamano “bending girder sound” ma credo che non funzionerebbe a meraviglia in italiano, stiamo quindi su ruggito.
E quell’esatto suono è un qualcosa che collega più di una generazione, centinaia di migliaia di fan di ogni età, razza e sesso e finalmente lo possiamo ascoltare in tutta la sua intensità anche nell’imminente nuovo film targato Warner Bros e Legendary Pictures.
Siamo ormai a poco più di una quindicina di giorni dalla distribuzione e bisogna riconoscere alla produzione il gran “merito” (se così vogliamo chiamarlo) di essere riuscita a tenere nascosti i mostri: in un’epoca nella quale ormai sappiamo tutto di qualsiasi film ben prima che arrivi in sala, con filmati e anteprime che talvolta raggiungono i venti-trenta minuti, un po’ di mistero ogni tanto non nuoce di certo.
E l’unica vera sicurezza di Godzilla, varie speculazioni a parte, è il regista: Gareth Edwards si è guadagnato la mia fiducia con lo splendido Monsters del 2010 e voglio pensare che sia riuscito a mantenere buona parte della sua integrità artistica anche sotto la pressione di una produzione di questo tipo, alla guida di una pellicola che da molti è già ritenuta uno dei possibili maggiori blockbuster del 2014.
Fanno parte del cast Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen, Juliette Binoche, Sally Hawkins e David Strathairn, anche se buona parte dell’attenzione sarà concentrata su Bryan Cranston che, pur avendo già molti ruoli cinematografici all’attivo, è diventato istantaneamente più appetibile dopo l’esperienza di Breaking Bad.
Eccovi il ruggito del lucertolone, appuntamento su grande schermo a partire dal 15 maggio.
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