Hei, chi cerca The Spirit?

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The Spirit è arrivato! L’opera prima di Frank Miller regista è già su tutti gli schermi ‘…dove una nebbia proveniente dal mare ammanta la notte, avvolgendo in un grigio mantello di bruma il male in agguato…’. (W.Eisner). Spirit non si fa pregare e si precipita al grido di aiuto della sua città… Miller ha voluto cimentarsi con un personaggio non suo in questa nuova esperienza artistica. Si è rivolto al personaggio creato da Eisner nel 1940. Lo ha fatto suo, lo ha trasformato nel proprio stile e lo ha lanciato sullo schermo. Il personaggio del detective non-morto appare però un po’ sotto tono rispetto all’originale, che segnava con la sua apparizione la nascita della graphic novel moderna e consacrava Eisner come uno dei massimi artisti del fumetto. Anche nei confronti dei personaggi assai più drammatici della serie Sin City pare che Miller perda qualcosa, sia pur regalandoci sequenze assolutamente mirabili come ad esempio la lotta nel fango tra Spirit e la sua nemesi Octopus. Nella scelta degli attori invece il plauso al neo regista è totale. Perfetto Samuel L. Jackson, che dà corpo al terribile Octopus, impresa non facile considerando che nei fumetti originali l’implacabile assassino non appare mai, il volto rimane misterioso, di lui si vedono solo i guanti bianchi. Altrettanto le donne di Spirit sono perfette: l’antica fiamma Sand Saref è Eva Mendes, anima e, soprattutto, corpo della passione goivanile del protagonista. La giovane dottoressa che ama Spirit alla follia (e lo rammenda dopo ogni batosta) è Sarah Paulson. Come sempre perfetta in ogni ruolo al quale è chiamata, Scarlett Johansson è l’assistente di Octopus, circondata dagli irresistibili cloni creati dal suo padrone. E poi Jaime King, Stana Katic, Paz Vega… Tante belle bellissime donne che cadono tutte, prima o poi, ai piedi del fascinoso detective non-morto interpretato da Gabriel Macht (vedi nel bellissimo A Love Song for Bobby Long). Frank Miller non ha sbagliato nulla, tranne forse ritenere, erroneamente, che il nostro tempo, ben lontano da quegli anni ’40, abbia ancora voglia di eroi, di miti inarrivabili. Eppure aveva già superato se stesso con il Ritorno del Cavaliere Oscuro, corrodendo la figura di un Batman sessantenne seppure riesumandone le doti di paladino della giustizia. Pare che noi oggi si stia sempre più spesso cinicamente affacciati alla finestra, anzi davanti allo schermo LCD, per dire ‘Aho! Ma chi è ‘sto tamarro che salta sui tetti.. ma chi se crede d’essere!… Ma poi a me che me frega de ‘sta giustizia… ma ‘ndo stà… Anzi mo’ manno un sms a Gigetto mio e se famo quattro risate!’. Per noi che lo amiamo, Frank Miller tornerà sullo schermo nel 2010 insieme con Robert Rodriguez alla regia di Sin City 2 e non mancheremo all’appuntamento. Intanto, come un fantasma, Spirit svanisce nell’oscurità.

Dario Arpaio


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