Il Cinema del Medio Oriente per la Pace nel Mondo

I due terzi della popolazione araba sono al di sotto dei trent’anni. Grande è l’attenzione del Medio Oriente dedicata alla settima arte che domina questo nostro tempo dove la comunicazione per immagini è arrivata a livelli estremi. Lo dimostrano anche le rassegne e i festival in continua evoluzione che hanno sede a Dubai e Abu Dhabi richiamando sempre maggiore interesse. La principessa Haya di Dubai, che ha ottenuto la nomina di messaggera di pace da parte dell’ONU, sarà la madrina del festival orientato senza compromessi a un messaggio di pace e di tolleranza. Lo stesso presidente della rassegna, gemellata con il nostro Festival di Giffoni, Abdulhamid Juma, sottolinea come ognuno abbia il preciso dovere di fare tutto il possibile per il benessere e la felicità delle generazioni future e il cinema è il tramite ideale per la diffusione di questo messaggio. Vi aderiscono anche personaggi come Angelina Jolie, il Dalai Lama e Jude Law, presenti nel film documentario, The Day After Peace, ovvero “il giorno dopo la pace”, dell’inglese Jeremy Gilley, sottolineando l’esigenza dell’impegno da parte di tutti. Gilley, già presente a Cannes con questa sua opera, testimonia dell’impegno dell’Unicef e chiude con una sequenza nella quale Jude Law si reca in Afghanistan per partecipare alla campagna di vaccinazione contro la poliomielite. Ad Abu Dhabi si aprirà un’altra rassegna il 10 ottobre dove saranno presentati, tra gli altri titoli, anche il film di Ridley Scott, Body of Lies, con Leonardo Di Caprio e Russell Crowe. Di Caprio veste i panni di un agente della CIA impegnato in Giordania nell’inseguimento di un capo terrorista di Al Qaeda coadiuvato dall’intelligence locale.