Il Cinema è in salute. Almeno in USA.

Di solito si considera il 14 luglio come data più importante dell’estate cinematografica statunitense, ma l’enorme successo de Il Cavaliere Oscuro e il buon numero di film interessanti che devono ancora arrivare su grande schermo fanno ben sperare in una stagione prolungata che per ora ha dato grandi soddisfazioni a pubblico, critica e major. E che ci permette già fin d’ora di parlare di ottimo stato di salute del cinema in USA e di incassi in continuo aumento, tutto il contrario rispetto a quello che avviene qui in Italia.

Le cifre riguardanti gli incassi estivi USA parlano di un 1% rispetto al 2007 , 7% sul 2006, 14% sul 2005 e 13% nei confronti del 2004. E all’orizzonte si avvicinano film dal buon potenziale come The X-Files: I Want to Believe, Star Wars: The Clone Wars, The Mummy: Tomb of the Dragon Emperor e Tropic Thunder, tutti in grado di raccogliere un sacco di soldi a botteghino.

Ma l’ottimo (e per me, devo ammettere, inatteso) stato di salute dell’industria del cinema negli Stati Uniti non è da cercare solo ed esclusivamente nei pur importantissimi dati di botteghino. Questa primavera/estate ha segnato la fine del predominio esclusivo delle pellicole infarcite di effetti speciali: si sono realizzati film piccoli e grandi di ogni genere e tipo, da un lungometraggio con cast esclusivamente femminile come Sex and the City a un musical come Mamma Mia e in più gli studios hanno avuto spesso coraggio nel produrre sequel/remake (L’incredibile Hulk, Hellboy 2) di film che non avevano certo incassato molto all’esordio.

Cosa ancora più importante, come fanno notare su alcune testate straniere, questo scorcio di stagione ha visto il lancio i ben 5 potenziali franchise (Iron Man, Kung Fu Panda, Sex and the City, Wanted e Get Smart) contro la sola dell’anno scorso (Transformers) e anche questo è un segno di ottima salute e di voglia di nuovo.

Nella speranza che tutto questo, in qualche modo, riesca a influenzare anche l’Italia…