Il Grande e Potente Oz, secondo Disney

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Il grande e potente Oz sta tutto nella bravura registica di Sam Raimi, tra i pochi cineasti capace di promuoversi tra un genere e l’altro con la funambolica abilità necessaria per soddisfare il grande pubblico e il produttore, in questo caso, la Disney, che ha fortemente voluto il film, e sta già mettendo mano al sequel. Il che significa, di fatto, il sequel del prequel di quello che è la storia del magico mondo di Oz, creato dalla penna di Frank Baum agli albori del XX secolo. Il suo primo romanzo, Il meraviglioso mago di Oz, fu pubblicato appunto nel 1900 e a seguito di un successo clamoroso e strepitoso, ne seguirono altri quattordici nel giro di pochi anni. Poi fu la volta dell’esordio a Broadway. Dopo ancora, nel 1939, fu la Warner ad accaparrarsi i diritti del libro, affidando la regia al grande Victor Fleming per portare sul grande schermo la favola di Baum. Lo stesso Fleming, in quel 1940, spopolò con addirittura due film durante la cerimonia degli Oscar. Ben 8 ne vinse il suo Via col vento e altri 3 il suo Mago di Oz, e fu il trionfo anche per Judy Garland, allora diciottenne, nei panni della piccola Dorothy, con l’intramontabile Over the rainbow.

Il Mago di Oz di Lyman Frank Baum in effetti racchiude in sé tutti gli ingredienti che ne fanno indubbiamente un’opera straordinaria di grande effetto. Che sia quella del primo romanzo o quest’ultima versione, dove si vuole raccontare ciò che avvenne prima dell’arrivo della piccola Dorothy in quel fatato mondo, non si può fare a meno di sentirsi partecipi.

Ne Il grande e potente Oz viene esaltato ciò che da sempre affascina gli americani, ovvero quella seconda chance da non perdere quando si presenta nella vita. Con coraggio e forza, anche se si è vigliacchi e deboli. Con cuore tenero, anche si è cinici e privi di scrupoli.

il grande e potente oz
Così Sam Raimi affronta l’impresa del mago, che altri non è se non un mediocre ciarlatano illusionista, abile nel sedurre giovani fanciulle e un pubblico sempliciotto. Quando un tornado lo scaraventa all’improvviso in un magico mondo, se, all’apparenza gli pare di potere facilmente fare man bassa di cuori e di denari, si trova ad affrontare invece se stesso nel doversi schierare, suo malgrado, a favore del Bene nella lotta per il regno della città di Smeraldo, cacciando le streghe cattive per far trionfare quella buona. Bravo Raimi a destreggiarsi tra gli effetti speciali e il 3D, proponendo un film piacevole, di buon livello. Le sue capacità registiche non avrebbero potuto far di meno. Si esaltano in un’opera che piacerà soprattutto ai bambini, nel perfetto stile Disney, senza tralasciare di soddisfare forse anche l’appetito di un pubblico adulto.

Sembra incredibile che uno scrittore come Frank Baum sia riuscito a creare un mondo così fascinoso, stimolando solo nobili sentimenti. Proprio lui era un razzista sempre pronto ad accanirsi con i suoi scritti contro neri ed ebrei, non lesinando il suo pubblico plauso all’indomani della ignobile strage degli indiani a Wounded Knee, ritenuta da lui pulizia doverosa nei confronti di quella che considerava una razza inferiore e selvaggia che andava spazzata via.

Nel Mondo di Oz pare che introdusse delle scimmie nere e cattive perché così ripensava i negri. In tanti, in effetti, nel tempo, hanno indagato e discusso introno a una presunta simbologia, che forse nemmeno compare negli intenti dell’autore.

Tant’è la Disney e Raimi hanno fatto del Mondo di Oz un film spettacolare e di buoni sentimenti.

Il Mago di turno è James Franco, eclettico interprete dei ruoli più vari nella sua carriera. La produzione aveva pensato in primis a Robert Downey Jr, poi a Johnny Depp. Franco, alla fine, si è dimostrato non un ripiego bensì un valido interprete, capace di impersonare al meglio il mediocre che diviene un mago dell’illusione a fin di bene. Deve vedersela di volta in volta con streghe belle, sexy e brave, tali sono Mila Kunis, Rachel Weisz e Michelle Williams. Come tutti i maghi che si rispettano, intorno a lui ruotano degli aiutanti, una scimmietta volante e una bambola di porcellana. La bambolina è certo una delle sorprese più piacevoli del film.

Il resto è già stato detto, Il grande e potente Oz è un film fatto per incassare molto, proponendo buoni contenuti, bravo il regista, eccellente l’utilizzo delle riprese in 3D. Che altro… aspettiamo il merchandising con i soliti pupazzetti e, magari, avremo modo di incontrare da vicino il Mago a Eurodisney…

Il trailer, pur nella sua brevità, lascia intravvedere l’aura di magia e mistero che pervade la storia, con scenografie e paesaggi quasi onirici, avventure incalzanti ed effetti speciali mozzafiato – tutto in linea con la tradizione Disney che non ha mai smesso di evolversi nei decenni pur restando sempre coerente a se stessa.

2 commenti su “Il Grande e Potente Oz, secondo Disney”
  1. sara ha detto:

    Judy Garland ne aveva 16 di anni quando girò il film e 17 quando vinse il suo oscar Giovanile per il film.
    Questo ultimo film non riesce a ricreare la magia di quello del 39, belle le scene ma trama un pò debole e lenta. Però si fa guardare! Ma non credo che tra 72 anni sarà ancora considerato uno dei film più visti al mondo come quello con Judy!

  2. Giuseppe Montesano ha detto:

    io mi ricordo un film uscito nel 1985 “Nel fantastico mondo di Oz” un seguito non ufficiale del “Il mago di Oz” che ancora oggi apprezzo…Ho visto “il grande e potente Oz” al cinema giovedì scorso,all’uscita ero soddisfatto.i primi 3/4 di film belli mentre il finale secondo me troppo semplice e sul noioso..Ottima regia e Franco è stato molto bravo ed adattissimo per la parte…ora pensano al seguito ma se non sbaglio alcuni diritti appartengono alla Warner , ci sarà qualche complicazione…


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