Il piccione di Roy Andersson conquista a sorpresa Venezia
Di nicolettaLa 71a Mostra del Cinema di Venezia si è conclusa con la vittoria di A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence (Un piccione stava su un ramo a riflettere sull’esistenza) come Migliore film che ha meritato il Leone d’Oro. Pellicola surreale, con scelte estetiche e filosofiche molto particolari sulla quale la critica e la stampa si sono trovati divisi.
Una scelta che ha diviso critici e cronisti visto che all’annuncio in sala stampa ci sono stati applausi e fischi. D. Il titolo è romanzesco, ma la trama è costituita da una serie di storie ironiche, buffe e del tutto fuori dal comune che fanno riflettere sull’attualità. In pratica, è la storia di un viaggio in un paese dell’Occidente (ma non identificato), svolto da venditore e da un ritardato mentale. Sulla strada si moltiplicano gli incontri e le situazioni inattese, pretesti per fornire un punto di vista non scontato su quella che è la società di oggi, dove la vanità vince su tutto.
Indubbiamente gioviale il regista svedese Roy Andersson, incredulo alla notizia della sua vittoria, che con Leone in mano, ha dichiarato quanto ama il cinema italiano e quanto lo ha ispirato per la sua profonda empatia, soprattutto Vittorio De Sica con il suo capolavoro Ladri di biciclette.
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