John Woo e la Battaglia dei Tre Regni

Red Cliff, ovvero La Battaglia dei Tre Regni, segna il ritorno di John Woo al cinema in lingua cinese. Lui, nato a Canton, cresciuto nel cinema di Hong Kong, dopo aver ottenuto il successo a Hollywood grazie a film come Face Off, Mission Impossible 2, torna alle radici della storia del suo Paese.

Il film della grande battaglia delle Scogliere  Rosse sul fiume Yang Tse è basato su di un testo tra i più famosi in Cina, Le Cronache dei Tre Regni, scritto nel XIV secolo da Luo Ghuangzhong e che narra dell’acerrima rivalità dei reami che, intorno al 200 a.C., furono in lotta l’uno contro l’altro.

Come in ogni narrazione epica emergono le figure degli eroi e dei loro malvagi antagonisti. Non mancano mirabili figure femminili, gli amori, le gelosie ma è soprattutto protagonista la guerra, nelle sue battaglie intensissime laddove John Woo gioca tutta la sua grande arte di regista d’azione. La Battaglia dei Tre Regni offre davvero sequenze mozzafiato nello scontro tra un’armata di 800.000 uomini che assedia con migliaia di navi la fortezza delle Scogliere Rosse, dove meno di 100.000 uomini resistono con coraggio e massimo sacrificio.

Non ci sono Dei capricciosi a prendere la parti dell’una o dell’altra sponda come nella tradizione occidentale. Solo la Natura giocherà  un ruolo fondamentale sull’esito finale. Colui il quale saprà interpretarne i segni e leggere nel vento le mosse del  cielo, come una sorta di Ulisse, meno scaltro più sapiente, saprà come e quando colpire il nemico.

Il film di John Woo è potente, il ritmo è incalzante, i colpi di scena non mancano, gli attori, tutti, caratterizzano con forte spessore i vari personaggi. L’antichissima ‘arte della guerra’ cinese viene illustrata e proposta dal regista nei suoi tratti fondamentali nel La Battaglia dei Tre Regni, riuscendo a trarre il meglio dalla sua esperienza hollywoodiana per raccontare un’epica fuori del tempo, proponendo un’opera genuina e godibilissima a qualsiasi latitudine.

Dario Arpaio