Johnny Depp, vampiro gentiluomo

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Ha fatto di tutto Johnny Depp. Amatissimo dai suoi fan, ha saputo calarsi nei ruoli più stravaganti: dal triste giardiniere tagliaerbe al mago del cioccolato, dal giornalista ubriacone all’agente speciale suo malgrado, dal pirata al barbiere assetato di vendetta. Spesso è a fianco di Tim Burton, diventando una coppia inseparabile capace di esplodere sullo schermo in opere di grande fantasia creativa al limite della provocazione geniale, surreale, sempre oltre, e mai banale. Forse, oggi, Johnny Depp e la sua casa produzione Infinitum Nihil hanno inteso, a modo loro, una certa pochezza della saga di Twilight e dell’estasi delle teenegers. Così sono andati a rispolverare un sano sense of humour attraverso l’acquisizione dei diritti di una serie televisiva mandata in onda dal 1966 al 1971 dalla ABC con il titolo di Dark Shadows. All’epoca i ragazzi correvano a casa per non perdere neanche una scena del telefilm dark preferito. Un po’ come per Twilight oggi, con la differenza che la saga degli anni ’60 era scanzonata, elegante, frizzante. Così Depp decide di indossare i panni del vampiro cortese, protagonista di Dark Shadows, e insieme con Burton scrivono un’altra bella pagina di cinema di intrattenimento, con classe, raffinatezza, e con in sottofondo una nostalgica e divertita ricostruzione di un’epoca. Si fanno in quattro con l’immancabile Helena Bonham Carter e una splendida Michelle Pfeiffer, che non ha bisogno di lifting. Su tutti però incombe il maleficio della intrigante sexy strega Eva Green, terribile e romantica, capace di non cedere di un passo pur di possedere il suo amato vampiro, o a letto con lei o con nessuna. C’è anche una serie di buffi personaggi a corollario, su tutti un domestico che ricorda un po’ l’Igor di Mel Brooks, ma con il tipico marchio di fabbrica Burton che ci offre anche una divertente parodia di un gruppo scalcagnato di hippies. Tra uno spinello e l’altro, cadranno vittime della sete di sangue del vampiro-suo-malgrado, Barnaba Collins, tornato dalla tomba in cui era stato rinchiuso dalla strega che non poteva averlo suo. Ma è la Famiglia al di sopra di tutto per Barnaba e così combatterà tenacemente a fianco dei Collins suoi discendenti, rinverdendo i fasti e le ricchezze del suo grande casato di pescivendoli a scapito della potente strega. Così tra vampiri, fantasmi e malefici il film scorre piacevolissimo e divertente sulle note di una colonna sonora sceltissima con pezzi dei Moody Blues, di Iggy Pop, di Barry White, i T Rex, l’immancabile Season of the Witch di Donovan e un delizioso cammeo di Alice Cooper in scena sfolgorante come un tempo.

Dario Arpaio


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