José Padilha dagli squadroni della morte al remake di Robocop
Di Elvezio SciallisUno dei registi più interessanti degli ultimi anni è sicuramente José Padilha che tanto scalpore ha suscitato con il suo indimenticabile Tropa de Elite, film che raccolse un meritato Orso d’Oro al Festival di Berlino e che fece molto discutere per il modo in cui affrontava tematiche delicate quali la brutalità di certi corpi di polizia in Brasile e le condizioni di vita e criminalità all’interno delle favelas.
A questo film fece seguito Tropa de Elite 2, al momento il film brasiliano di maggior successo nella storia di quel Paese e di conseguenza le major hollywoodiane hanno cominciato a interessarsi a Padilha anche per via di una sua ottima attitudine nei confronti delle scene d’azione.
Da qui ad approdare a Los Angeles il passo è stato breve e ora il filmaker giunge alla corte della MGM che lo vuole dietro la macchina da presa per il remake di Robocop.
Le mire della MGM, per riprendersi dopo i dissesti finanziari, sono piuttosto chiare: sfruttare i “sicuri” successi futuri di The Hobbit e di James Bond per consolidare la situazione economica e quindi da lì muoversi per produrre ulteriori progetti solidi.
Il remake di Robocop è messo in cantiere proprio per le sue alte probabilità di successo: la pellicola originale è molto nota, i progressi in campo di effetti speciali garantiscono una riverinciatura molto efficace e un regista come Padilha è doppiamente adatto a una situazione come questa, vuoi per il suo interesse nei confronti della polizia e dei rischi di fascismo vari vuoi per la sua capacità di gestire violenza e azione.
E voi, cosa ne pensate? Avete mai visto Tropa de Elite? E Robocop? Padilha vi sembra l’autore giusto per un remake del genere?
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