José Padilha ruba l’idea a Kathryn Bigelow?
Di Elvezio SciallisCi sono sempre stati particolari film, concetti, idee e spunti che venivano sviluppati più o meno in contemporanea da diverse persone e compagnie, ma in questi ultimi anni il trend sembra aumentare a dismisura al punto da far diventare tutti quanti piuttosto sospettosi.
Lo abbiamo visto accadere con molti dei prossimi film basati su fiabe, per esempio: se uno studio annuncia alla stampa di voler girare un film su Biancaneve ecco che qualche settimana dopo parecchie altre major e compagnie indipendenti si gettano sull’idea, innestando una corsa verso chi arriverà per primo a distribuire il tutto potendosi avvalere di una sorta di pubblicità collettiva.
Il risultato? Da un lato una certa fretta nella realizzazione e dall’altro la possibilità che alcuni abbandonino il progetto se vedono che i concorrenti sono troppo avanti nella produzione. Magari non è il caso di José Padilha e forse il noto regista brasiliano aveva già il tutto in testa da tempo, ma la tempistica è strana: Kathryn Bigelow comincia a lavorare a un film sui traffici criminali nella triplice frontiera fra Brasile, Paraguay e Argentina e chiama il tutto The Triple Frontier, per poi mettere in pausa il progetto e dedicarsi al film, urgente, sulla caccia a Osama Bin Laden.
Poco tempo dopo José Padilha cosa combina? Annuncia di voler girare un film sui cartelli criminali presenti nella zona di confine fra Paraguay, Argentina e Brasile, con titolo provvisorio Tri-Border… Pazienza, mettiamo da parte i sospetti maligni anche perché Padilha con i due Tropa de Elite ha dimostrato di essere un gran regista e al suo fianco ora ha lo sceneggiatore di Gran Torino, Nick Schenk, e dovrebbe quindi riuscire a sfornare una gran bella pellicola.
La corsa è quindi aperta:Padilha dovrebbe girare anche il remake di Robocop mentre la Bigelow si dovrà occupare di Osama Bin Laden: chi dei due finirà per primo il suo rispettivo impegno avrà quindi un certo vantaggio sull’avversario: in ogni caso a guadagnarci saremo noi spettatori, inondati di ottimo cinema.
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