Kassovitz: il cinema è morto, passo ai videogiochi

Se un tempo era ben raro che il mondo del cinema intrecciasse il suo cammino con quello, appena nascente, dei videogiochi, negli ultimi anni l’interscambio fra queste due arti è diventato così fitto che ci sono casi in cui non si riesce a distinguere dove inizi uno e dove finisca l’altro.

Di più, oltre a esserci gli ovvi videogame tratti da film di successo, il flusso si inverte sempre più spesso con alcuni videogiochi di grande spessore e successo che ispirano delle pellicole.

E sono sempre più i registi che passano a “dirigere” e coordinare alcuni videogame molto complessi, basti ricordare per esempio il continuo interessamento che Guillermo Del Toro ha sempre mostrato per Halo. Certo nessuno aveva ancora rilasciato le drastiche dichiarazioni che negli ultimi giorni Mathieu Kassovitz (L’odio, I fiumi di porpora, Gothika, Babylon A.D.) ha confessato al sito del Nouvel Observateur:

“Il cinema e’ morto e il 3D cerca di salvarlo. Penso che i videogiochi siano il rinnovamento del cinema, che il futuro del cinema passi per le console e l’interattività. Sogno un film in cui lo spettatore/giocatore possa camminare, in cui il computer capisca azioni ed emozioni delle persone…”

Parole insieme pesanti e interessantissime, visto che già adesso i tanto disprezzati videogiochi offrono talvolta prodotti ben più interessanti di moti film ed è stato scientificamente dimostrato, da varie ricerche, che giocare stimola il cervello in modo maggiore rispetto a leggere e guardare film.

Per noi di solocine ovviamente il cinema non è morto e i due campi potranno ancora procedere insieme a lungo a regalarci infinite emozioni, ma voi lettori, cosa ne pensate delle parole di Kassovitz?