Le Donne e i Maestri del 62° Festival di Cannes
Di Dario ArpaioEccoci di nuovo, dal 13 al 24 maggio, in fila al botteghino per provare a ottenere un ticket o un pass per la Croisette, con in bocca un croissant, mentre arranchiamo sul red carpet con un vélo, sperando di non inciampare tra una starlette e un gigolò (si fa per dire…) E’ che Cannes riparte con la primavera frizzante in corsa e allora… allora non si può fare a meno di… come dire… beh, insomma, ci siamo capiti…
62volte Cannes è in mano a quattro donne, Isabelle Huppert, presidentessa della giuria, affiancata da Asia Argento, Robin Wright Penn e Shun Qi. C’è anche qualche personaggio maschile, ma credo che chiunque sia – turco, coreano o americano – avrà il suo da fare con le quattro moschettiere, Isabelle in testa.
In gara se la vedranno Jane Campion con il suo Bright Star; Lars Von Trier con Antichrist; Pedro Almodovar con Broken Embraces; il grande maestro Alain Resnais con Les Herbes Folles; Ang Lee con Talking Woodstock (chissà come se la cava con il rock…) e il ritorno di QT, Quentin Tarantino con il suo già discusso Inglourious Basterds. Ma c’è anche un italiano, un grande cineasta, Marco Bellocchio con Vincere. Gli altri titoli ve li risparmio, si vedrà, magari ci sarà un capolavoro, ma lo scopriremo poi, per adesso sono nomi di cinesi e quant’altro…
Dal canto mio tengo le antenne dritte puntate sulle pellicole fuori concorso: Agora di Alejandro Amenàbar e soprattutto, e sopra tutti, quello che per me è l’icona di fàntasia, Terry Gilliam, che arriva sul suo magico carro di Tespi a presentare l’Imaginarium of Doctor Parnassus di cui abbiamo già (s)parlato qui da piccoli fan (che poi crescono, però, lo prometto!…).
Ehi, ehi, da non perdere i Midnight Screenings, i film di mezzanotte, quando e dove, come è giusto che sia, Sam Raimi presenterà Drag Me to Hell, un riluttante e promettente trascinami all’inferno baby. E chi vivrà, vedrà e, se potrà, assisterà comunque al 62° di Cannes, un ricchissimo spettacolo, come da copione.
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Io attendo soprattutto “Parnassus” di Gilliam. Questo regista l’ho imparato ad apprezzare da poco, grazie a Dario.
Per il resto vedremo…confidando nelle grandi “quattro moschettiere”!!!
paola
Oh Yes Paola! L’attesa è grande, così come sarà l’applauso.
Una postilla al post … La locandina del Festival è un omaggio e una speranza. Rappresneta Monica Vitti nel film L’Avventura di Antonioni del 1960. Monica è di spalle, guarda il mare di Lipari e attende l’amore. Un sogno ? Un tremore ?
Speriamo che il Festival ci regali entrambe !
Au Revoir !
Dario Arpaio.