L’Ultima Legione dove è andata?
Di Dario ArpaioL’Ultima Legione è sicuramente un film molto atteso dagli estimatori dei romanzi di Valerio Massimo Manfredi. Insieme alla trilogia ‘Alexandros’, la vicenda dei romani della IX Legione in Britannia coinvolti con il mistero della spada di Artù è certamente una delle opere più avvincenti mai scritte dal famoso archeologo, storico, conduttore televisivo e quant’altro.
Benché Manfredi abbia partecipato alla stesura della sceneggiatura, ha di buon grado accettato i tagli e le scorciatoie non proprio ortodosse che la sua vicenda originalissima ha dovuto subire. In un’intervista recente ha avuto modo di affermare che “il Mito è una creazione potente e serve a ricordare ad ogni individuo, in una società che sempre più lo neutralizza, il condottiero dentro di lui che reclama attenzione”. Ma questo è il libro, non il film! La pellicola del regista Doug Lefler in realtà è mediocre. Un pastiche di sequenze già viste quì e là e assai mal ridotte. Un poco convincente Colin Firth, una bellissima, splendida Aishwarya Rai, un Ben Kingsley che più che Merlino pare un cantastorie … Insomma brutto brutto brutto, come direbbero Aldo Giovanni e Giacomo.
Ma noi del Mito ne abbiamno bisogno davvero! E allora perchè propinarci una quasi burla. Noi abbiamo bisogno di riscoprire la Lealtà, il Dovere, il Sacrificio, l’Onore, la gioia di attendere la prossima battaglia senza curarsi d’altro che di mettercela tutta. Come i nostri giocatori della nazionale di rugby, prendiamo esempio da questi nuovi guerrieri che inseguono un sogno senza accusare né dolore, né fatica e che a ogni sconfitta sanno rialzarsi, perché quello è il loro ruolo. Ma nel film tutto ciò quanto meno latita. Un consiglio? Andate a rileggere il romanzo.
Commenta o partecipa alla discussione
Forse proprio il fatto di essere un film mediocre e di certo non paragonabile al libro farà nascere più discussioni e, speriamo, la riscoperta di quei valori sopra menzionati.
Puoddarsi che secondo chi se ne intende il film può risultare anche mediocre. Io però sono un grandissimo ammiratore dell’Impero Romano,perchè mi piaceva in tutti i sensi soprattutto per il loro esercito micidiale e dalle caratteristiche e formazioni (per esempio la testuggine) spettacolari e mozzafiato, mi fa venire i brividi quando il comandante Aurelio dice di combattere in rome di Roma e tutti:ave Cesare!Per questo il film a me è piaciuto. Non posso aggiungere altro perchè non avendo letto il libropotrei dire stupidaggini.
Anch’io amo la storia di Roma e soprattutto i valori che ci ha tramandato ed è per questo che il romanzo di V.M.Manfredi mi ha molto emozionato ed altrettanto poco mi ha attratto il film.