Man of Tai Chi: arti marziali senza trucchi
Di Elvezio SciallisVerso la fine del 2011 avevamo cominciato a parlarvi di Man of Tai Chi, il debutto alla regia di Keanu Reeves, finanziato e girato principalmente in Oriente e avente come protagonista principale un volto molto noto e amato in patria, Tiger Chen.
Quando vi avevamo dato la notizia avevamo parlato delle intenzioni di Reeves di inserire nella pellicola almeno una quarantina di minuti di combattimenti con arti marziali e avevamo espresso un desiderio: che il regista esordiente non si affidasse esclusivamente alle tecniche assorbite dai fratelli Wachowski durante le riprese di Matrix ma che tornasse a filmare i combattimenti con altro stile, affidandosi più a degli stunt competenti che a determinati trucchi.
E ora, a riprese iniziate da qualche tempo, emergono un filmato e alcune dichiarazioni che fanno ben sperare e sono la risposta che tanto ci auguravamo: Keanu Reeves sembra infatti intenzionato, anche grazie a un particolare tipo di macchina da presa, a riprendere lunghi spezzoni di combattimento in piano sequenza, senza ricorrere a cavi, montaggio frenetico e riprese in primissimo piano.
Si tratta in un certo senso di ritorno ai “vecchi” film di arti marziali, con grandi stuntman e uno studio attento della coreografia per poi filmare in campi lunghi ottime scene di combattimento.
Il filmato che vi presentiamo offre un chiaro esempio di quello che la troupe sta tentando, con l’’uso di Iris, una nuova videocamera concepita da Bot & Dolly, che permette di seguire alla perfezione il combattimento, anche da punti di vista impossibili a un operatore umano.
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