Matt Reeves sempre più impegnato, soffia The Passage a Ridley Scott
Di Elvezio SciallisPiccoli registi crescono, verrebbe da dire, se non fosse per il fatto che Matt Reeves è riuscito quasi a “nascere” già grande, avendo al suo attivo un titolo piuttosto importante e conosciuto, Cloverfield, senza contare il curriculum precedente.
In seguito ha girato il meno entusiasmante remake di Lasciami Entrare ma è con i due progetti attualmente in cantiere che Reeves dovrebbe diventare una delle più importanti nuove voci all’interno del panorama del fantastico mondiale.
Poco tempo fa il film maker ha accettato di dirigere una pellicola tratta dal noto racconto di Ray Nelson, 8 O’Clock in the Morning, storia che è stata alla base di Essi Vivono. Film importante che mette alla prova Reeves con un budget di rilievo e con l’inevitabile confronto con l’originale di Carpenter, dal quale il regista ha già detto di volersi distanziare occupandosi più del lato emotivo-psicologico che della satira sociale che era basilare in Essi Vivono.
Non sazio di questo impegno, Reeves ha accettato poche ore fa di sostituire Ridley Scott alla regia di The Passage, versione su grande schermo del romanzo di Justin Cronin, grande successo in USA. Si tratta di una storia apocalittica di ampio respiro di cui vi forniamo una sinossi:
Nella giungla amazzonica un gruppo di persone, molti dei quali malati terminali, vengono morsi da alcuni pipistrelli e contraggono una virus che, come effetto secondario, li guarisce dalle malattie precedenti.
Una ragazza si ritrova sola, con sua figlia, Amy, senza un soldo e comincia a prostituirsi. Accade un incidente e la giovane madre si trova costretta ad abbandonare la figlia in un convento.
In una base militare si comincia a sperimentare con il virus utilizzando prima cavie animali e in seguito detenuti in attesa della pena capitale cui viene proposta una scappatoia dalla morte certa se aderiranno al programma di sperimentazione.
Il virus, sempre più raffinato, induce cambiamenti incredibili nelle cavie umane, che si trasformano in esseri simili ai vampiri ma non possono essere utilizzati né come cura né come super soldati.
In qualche modo Amy è la chiave per riuscire a sbloccare questo stallo e l’FBI si mette sulle tracce della bambina.
Quando i “Virals” riusciranno a fuggire dalla base seminando morte e distruzione Amy, protetta da un agente FBI, diventerà la pedina fondamentale della futura guerra fra Uomini e Vampiri.
Ridley Scott aveva già messo al lavoro uno sceneggiatore esperto come John Logan, ma ora Matt Reeves vorrà sicuramente rivedere lo script sulla base delle sue esigenze e c’è la sensazione che questo progetto lo coinvolgerà prima e più a fondo di 8 O’Clock in the Morning. Sarà il banco di prova definitivo per capire se questo filmaker è in grado di gestire anche dei film a grande budget, con cast di rilievo e grande troupe a disposizione…
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