Un Michael B. Jordan al massimo dell’intensità in Fruitvale Station
Di Elvezio SciallisFruitvale Station è con buona probabilità il film che ha fatto maggiormente discutere e raccolto consensi unanimi (e premi) da parte di critica e pubblico al Sundance Film Festival e ora si prepara all’esordio nelle sale cinematografiche con un trailer che cattura alla perfezione il tono di quanto narrato e la straordinaria performance di Michael B. Jordan.
La pellicola, esordio di Ryan Coogler (e prodotta, fra gli altri, dal grande Forest Whitaker) si basa su una storia vera e in pratica segue Oscar Grant, un giovane della Bay Area, durante l’intera giornata del 31 dicembre 2008. Oscar intende dare una svolta alla sua vita, essere un uomo migliore per amici e parenti e ha grandi piani per il futuro…
Chiunque, digitando il nome di Grant, potrà scoprire da solo quanto gli è accaduto in quelle ore e non intendo spoilerare alcunché, sebbene sia ovvio anche dal trailer che il cuore della vicenda si svolgerà proprio sia sul treno che alla Fruitvale Station.
Oltre alla qualità generale del filmato, quel che stupisce più di tutto è l’intensa recitazione di Michael B. Jordan, attore che, pur giovanissimo, aveva offerto ottime prove in The Wire e che qui, maturato, riesce a giostrare molto bene fra rabbia e controllo e mi sembra destinato a una carriera di notevole levatura.
Difficile capire se e come un film come Fruitvale Station possa riuscire ad arrivare anche nelle nostre sale, pur supportato dallo strapotere di The Weinstein Company: molto probabilmente dipenderà dall’esito al botteghino negli USA (a partire dal 12 luglio) e dall’efficacia del passaggio nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes (fra pochi giorni), ma qualità, eco mediatica e premi già raccolti in giro fanno ben sperare.
Vi lascio al trailer di Fruitvale Station.
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