Oscar: proibito lo sketch su Avatar

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Che James Cameron sia persona scarsamente dotata di senso dell’umorismo è cosa nota, ma che sia diventato persona così importante da far cancellare delle scenette dalla notte di premiazione degli Oscar pare un tantino troppo.

Durante la celebrazione Sacha Baron Cohen e Ben Stiller avrebbero dovuto interpretare una gustosa scenetta basata sui personaggi di Avatar, con una Na’vi sempre più infuriata che alla fine rivelava di essere incinta e pretendeva il riconoscimento del bambino da parte di Cameron.

Conoscendo il talento dei due comici coinvolti ne sarebbe sicuramente uscita una scenetta gustosa e divertente, ma i produttori dello show, temendo l’ira di Cameron, hanno cancellato il tutto senza preavviso. L’autocensura preventiva è meccanismo ancora più pericoloso e potente della censura vera e propria e dispiace che tutto ciò sia accaduto.

Baron Cohen e Stiller non sono gli unici ad aver perso qualcosa a causa di Avatar: poco prima Nicolas Chartier, produttore di The Hurt Locker si è visto ritirare l’invito alla serata in quanto in una mail aveva scritto ai membri dell’Accademia degli Oscar di premiare il suo film «indipendente» e non «un lungometraggio da 500 milioni di dollari».

Cosa che non influenza certo nessuno ma che è proibita da regolamento e questa volta, guarda caso, il regolamento è stato applicato alla lettera. Niente invito quindi per Chartier, sebbene il film da lui prodotto sia, per molti bookmaker, in leggero vantaggio nella corsa alle due statuette più ambite, ovvero migliore regia e miglior film.

La notte dell’Oscar coronerà Cameron quale Re del Cinema e da sempre i re hanno avuto giullari a corte. Che Cameron durante la serata non abbia i suoi buffoni fa di lui un Re un pochino più piccolo, un pochino meno simpatico…


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