Palma d’Oro al rumeno Cristian Mungiu
Di Elvezio SciallisLa sessantesima edizione del Festival di Cannes si conclude con un trionfo per il giovane regista rumeno Cristian Mungiu, che si aggiudica la Palma d’Oro con il suo 4 luni, 3 saptamini, si 2 zile (4 mesi, 3 settimane e due giorni), un film che promette di far discutere a lungo le platee di mezzo mondo.
Ambientata nella Romania di fine anni ottanta nella quale vigeva ancora una dura legge anti-aborto, la pellicola narra del dramma personale di una studentessa incinta che non riesce a trovare nessun medico disposto a farla abortire e sceglie quindi di tentare l’operazione con l’aiuto di un’amica.
Una premiazione coraggiosa che è anche la dimostrazione di come si possa fare grande cinema senza sprecare montagne di dollari o ricorrere a mirabolanti effetti speciali.
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