Quella sera dorata di James Ivory
Di Dario ArpaioAccompagnando James Ivory da Una Camera con Vista si potrà ammirare Quel che Resta del Giorno e, in fondo, tutto coinciderà con un lungo viaggio ‘dentro’, quello ci porta a The City of Your Final Destination, tradotto nelle nostre sale in Quella Sera Dorata (chissà perché in Italia non si possano mantenere i titoli originali…). Dicevamo di un viaggio dentro, intrapreso e raccontato dal regista James Ivory, delicato cesellatore di forme di personaggi, spesso tratti da romanzi, come nel caso di Quella Sera Dorata, scritto da Peter Cameron (pubblicato da Adelphi). Ivory con l’inseparabile sceneggiatrice Ruth Prawer Jhabvala hanno portato sullo schermo la vicenda del giovane universitario deciso a dare una svolta alla sua carriera scrivendo la biografia di uno scrittore morto suicida e ricordato per il successo dell’unico romanzo portato a termine. Il giovane chiede l’autorizzazione agli eredi. Gli viene negata. Decide allora di partire, di lasciare gli Stati Uniti e raggiungerli nella casa dello scrittore, in un che pare Uruguay incantato (di fatto le riprese hanno avuto luogo in Argentina), dove vivono, tutti insieme, la vedova, l’amante del romanziere, il fratello e il di lui compagno. Impresa ardua ottenere il consenso da chi vive in una propria dimensione, appartato in un (non)luogo lontano dal resto del mondo, in un tempo che pare imbalsamato intorno alla figura dello scrittore scomparso. I giorni passano e il giovane studente, quasi inconsapevolmente, via via scioglierà il nodo dei suoi stessi sentimenti sospesi, e scoprirà, non una biografia possibile, ma se stesso, la sua vita, da condividere forse proprio in quel microcosmo così eterogeneo.
Tutto è illuminato dalla mano del regista, a tratti con qualche eccesso un po’ troppo estetizzante, pur sempre affascinante, coinvolgente. Ci si lascia rapire da quell’atmosfera fatta di intrecci sottili, impeccabilmente raccordati dai dialoghi sofisticati. Un film ‘à l’ancienne’, cucito addosso a un cast eccellente, primo fra tutti, Anthony Hopkins che si destreggia con arte in mezzo ai personaggi femminili. Proprio questi costituiscono forse l’aspetto migliore di Quella Sera Dorata, a cominciare da Laura Linney, nei panni della vedova inquieta; Charlotte Gainsburg, l’amante giovane e Alexandra Maria Lara, la fidanzata possessiva del giovane universitario interpretato da Omar Metwally.
Intanto Ivory si sta già dedicando al suo prossimo progetto che lo vede tra i protagonisti della manifestazione per l’anniversario dei 500 anni dalla scomparsa del Vasari. Il regista dirigerà un grande spettacolo di poesia, danza e teatro e avrà luogo a Firenze. Chi meglio di lui…
Dario Arpaio
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