Rieccolo, Machete Kills
Di Dario ArpaioLa prigione di stato di San Quintino ha visto nascere tra le sue mura il talento da scrittore di Ed Bunker, che vi ha trascorso alcuni anni di detenzione. Con i suoi romanzi, in gran parte autobiografici, ha riscosso grande successo e apprezzamento e molti di loro sono divenuti soggetti cinematografici. Tra i suoi tanti estimatori, anche Robert De Niro, che ha voluto la sua consulenza per interpretare The Heat del grande Michael Mann. Quentin Tarantino, poi, ha scritto su misura per Bunker il personaggio di mr Blue nel pluricelebrato Le Iene. Ma anche un altro talento è uscito, per così dire, da San Quintino, Danny Trejo, oggi attore ricercato, che è stato rinchiuso in un gran numero di patrie galere, avendone combinate di tutti i colori, giusto per usare un eufemismo.
Fu proprio Bunker a conoscerlo a San Quintino e a vedere in lui qualcosa di più di un pugile campione dei pesi leggeri carcerari dello stato della California, lanciandolo poi nel mondo del cinema. Da allora Trejo ha recitato a fianco di attori famosi, tra i quali De Niro, Clooney, Depp, accrescendo e consolidando le sue capacità interpretative. In gran parte gli derivano dal suo physique du role, con quella faccia un po’ così, scolpita nella pietra, con quel suo fisico atletico, che a tutt’oggi non denuncia i suoi settantanni. Trejo è molto legato anche a Robert Rodriguez, che lo ha voluto trasformare in Machete, l’indomabile ex agente federale che con le sue lame davvero non lascia scampo ai cattivi.
Il personaggio di Machete compare per la prima volta come finto trailer nel film pulp Grindhouse, interposto tra i due episodi creati rispettivamente da Tarantino e Rodriguez, divertito e divertente omaggio ai b-movie degli anni ’60. Da quel gioco nasce il soggetto per il primo film Machete al quale oggi fa seguito Machete Kills e ci vien detto che arriverà un altro fracassone Machete Kills Again. Però non andrebbe dimenticato che un bel gioco è bello quando dura poco. Se il primo episodio disegnato sul personaggio era ben congegnato da Robert Rodriguez, questo secondo ricalca pari pari gli stessi stilemi da cartoon, con sangue a volontà, teste mozze e battute già ascoltate, scontate anche se, ancora vagamente di effetto. Speriamo di non ricaderci nel terzo e, sperabilmente, ultimo episodio.
In Machete Kills il nostro eroe deve vedersela, non solo contro i ‘soliti’ cartelli della droga, ma anche affrontare uno psicopatico con deliri di onnipotenza che vuole distruggere la Terra. Trejo non sbaglia una battuta, poche in verità, comunque non perde il ritmo, ma il soggetto comincia, appunto, a scricchiolare, diventando ripetitivo, disperdendo lo smalto del primo episodio. Nel cast sfilano quasi tutti i Rodriguez dell’elenco telefonico. Il grande Robert in testa, regista e autore del soggetto, del montaggio, della fotografia, della co-produzione. Seguono vari altri… Si direbbe un affare di famiglia. Inoltre sono presenti un gran numero di attori di richiamo, dall’immancabile Michelle R. a Cuba Gooding Jr, Mel Gibson, Amber Heard, Jessica Alba, Alex Vega, Demian Bichir, Sofia Vergara, per non dimenticare, ahimè, l’inutile scialba partecipazione di una improbabile Lady Gaga, ormai stucchevolmente onnipresente.
Machete! Sei nei nostri cuori di fan del pulp anni ‘60, però… a tutto c’è un limite…
Dario Arpaio
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