Saint Laurent di B. Bonello: l’interazione di uno stilista con un decennio
Di Daniele GrattieriL’eleganza, il genio creativo, il lusso, le sfilate, il mondo rutilante della moda, gli amori, le passioni, ma anche gli eccessi, la droga, le trasgressioni. Sono questi i temi al centro della pellicola Saint-Laurent, del francese Bertrand Bonello con Gaspard Ulliel, Jérémie Renier – proiettato a Cannes lo scorso venerdì. Si tratta di un film fluido, sontuoso, che racconta 10 anni (dal 1967 al 1976), con una coda nel 1989 del grande stilista. Non si tratta di un classico biopic, tutt’altro. E’ piuttosto un’espressione del desiderio di astrarre da una vita delle idee e delle nozioni. Un film ben diverso dall’altra pellicola sul grande stilista francese uscita a gennaio, Yves Saint Laurent di Jalil Lespert, che aveva ricevuto l’approvazione di Pierre Bergé, compagno del regista.
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