Sandra Bullock: per Gravity di Alfonso Cuarón non ho usato make up
Di Elvezio SciallisGravity, il film del ritorno alla regia di Alfonso Cuarón dopo sei anni di assenza, promette di essere una pellicola rivoluzionaria sotto molteplici punti di vista ed è già comparsa nel nostro post sui film più attesi del 2012, ma una recente affermazione di Sandra Bullock ci spinge a tornare sull’argomento.
Come già sapete i punti di forza principali di Gravity sono da cercarsi nelle soluzioni tecniche e nella scelta stessa del soggetto. Partendo da quest’ultimo, abbiamo una situazione che in un certo senso potrebbe essere definita come Open Water nello spazio: Sandra Bullock interpreta un giovane e geniale medico al suo primo viaggio nello spazio a bordo di uno shuttle pilotato da George Clooney che, al contrario, di esperienza di volo ne ha maturata fin troppa ed è al suo ultimo viaggio prima di ritirarsi.
Quella che sembra essere una normale routine si trasforma presto in un disastro, con i due protagonisti che si ritrovano a fluttuare nello spazio, isolati dalla Terra, con ben scarse probabilità di essere recuperati, ossigeno in calo costante e poco tempo per riuscire a trovare un modo per salvarsi.
Si è già molto discusso del fatto che Alfonso Cuarón, come ha già dimostrato di saper fare, ha voluto girare il tutto con pochi piani sequenza molto lunghi, evento ormai raro in una Hollywood che ha fatto del montaggio frenetico la sua cifra stilistica più evidente e totalizzante.
C’è anche da registrare l’uso del digitale e un impiego di CGI che è stato definito rivoluzionario da alcuni colleghi, un entusiasta Guillermo del Toro in primis, e ora veniamo a conoscenza anche dell’ultima “pretesa” del regista: niente make up.
Sandra Bullock ha infatti confessato che il film maker ha voluto che non venisse impiegato alcun tipo di make up sul suo volto, per aggiungere realismo all’idea di una donna in condizioni drammatiche. Niente più eroine che combattono alieni senza scombinarsi la permanente o senza sbavare il rossetto e, considerando che la Bullock non è più una ventenne, è anche questa una scelta in controtendenza rispetto a quel che di solito si fa nel cinema statunitense.
L’attesa per Gravity cresce sempre di più…
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