Serata al cinema? Cinque film da non perdere
Di alessiaLa storia del cecchino più letale d’America, la drammatica vita di Alan Turing, ma anche commedie brillanti made in Italy. Ecco quali sono i film da non perdere al cinema.
Non sempre la pioggia e il freddo sono fattori negativi: certo, possono sconvolgere i piani di una gita, ma rappresentano anche l’occasione per trascorrere una serata al cinema. Non è un caso che le case di distribuzione concentrino le maggiori uscite proprio nei mesi invernali. Dopo la scorpacciata natalizia, in programmazione ci sono ancora alcuni piatti prelibati, come è possibile scoprire su Movieplayer.
American Sniper – Candidato a 6 Premi Oscar – tra cui Miglior Film e Miglior Attore Protagonista – questo nuovo lavoro di Clint Eastwood prende spunto dall’autobiografia di Chris Kyle, il cecchino più letale nella storia militare degli Stati Uniti (interpretato da Bradley Cooper), con ben 160 uccisioni confermate. Se l’inizio del film serve a farci conoscere Chris, l’attenzione dell’ormai 84enne regista si concentra ovviamente sulle vicende di guerra, e in particolare sulle quattro missioni in Iraq, che segnano fortemente la vita del militare. Da sottolineare la prova di Bradley Cooper, che riesce a dare una caratterizzazione straziante e intima al proprio personaggio. Dallo schermo alla realtà, è notizia recente il ritiro della pellicola dai cinema di Baghdad, perché ritenuta un “insulto agli iracheni” sia dal governo che dagli spettatori.
The imitation game Altro adattamento da biografia, il film racconta la vita di Alan Turing, matematico e crittoanalista inglese che è considerato uno dei padri dell’informatica, morto suicida a soli 41 anni, in seguito alle persecuzioni delle autorità britanniche a causa della sua omosessualità. In realtà, però, il regista Morden Tyldum si concentra soprattutto sul tentativo di Turing (che ha il volto di Benedict Cumberbatch) di risolvere l’apparentemente inviolabile cifratura Enigma dei nazisti durante la seconda guerra mondiale. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a una pellicola che ha fatto incetta di nomination: sono otto.
Birdman – Il ritorno di Alejandro González Iñárritu (a quattro anni di distanza da Biutiful) è affidato a una black comedy con un cast di primo livello, che annovera Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton ed Emma Stone e che già nella seconda parte del titolo originale (“L’imprevedibile virtù dell’ignoranza”) si contraddistingue per originalità. Il protagonista è un attore, noto per l’interpretazione di un supereroe (e Michael Keaton, effettivamente, è stato Batman per Tim Burton), che si batte per riuscire a portare in scena uno spettacolo a Broadway. Un uomo in lotta con il fallimento, ma che conserva dentro di sé qualcosa di quel Birdman: e infatti lo si vede improvvisamente levitare a gambe incrociate a mezz’aria, e, in preda alla furia e alla frustrazione, far scoppiare oggetti in strada. Il film ha aperto l’ultima Mostra cinematografica di Venezia e ha ricevuto ben nove nomination agli Oscar 2015, tra cui quella per Miglior film, Miglior regia, miglior attore protagonista e Miglior sceneggiatura originale.
Italiano Medio – Da una commedia “nera” americana a un film decisamente sarcastico tutto italiano. L’esordio cinematografico di Marcello Macchia, apprezzato autore di sketch ironici e graffianti con lo pseudonimo di Maccio Capatonda, è in realtà una specie di parodia (o omaggio) a Limitless, con cui condivide una “pillola magica”: se però quella assunta da Bradley Cooper aumentava le potenzialità del suo cervello, l’effetto che ha quella di Maccio è l’esatto opposto. Da intellettuale e convinto ecologista, assolutamente fuori posto nel contesto attuale, si trasforma appunto in un “italiano medio”, interessato solo a donne, tv, aspetto fisico e celebrità. A fare da contorno al protagonista c’è tutta la schiera dei personaggi comparsi nei “fake trailer”, da Herbert Ballerina a Ivo Avido e Rupert Sciamanna, ma si segnala anche la partecipazione di Nino Frassica e Raul Cremona.
Il nome del figlio – Concludiamo ancora con una commedia, adattamento di Francesca Archibugi di un lavoro francese (Le Prénom): la nascita del primogenito di una giovane coppia e la cena con il gruppo di amici diventa l’occasione per discutere del nome da dare al bambino, ma soprattutto per scoprire alcune verità celate sui vari personaggi. Se il nome scelto dal padre (Alessandro Gassman) fa storcere il naso alla compagnia, formata per lo più da allineati a sinistra, gli scambi di idee e le discussioni che ne nascono creano situazioni divertenti e imbarazzanti.
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