The Bay: primo horror per Barry Levinson
Di Elvezio SciallisGood Morning Vietnam, Rain Man, Toys, Sesso e potere, Sfera… Sono solo alcuni dei tanti film girati da Barry Levinson che nella sua carriera ha praticamente girato ogni tipo di storia o quasi.
Quasi perché fino a oggi, nel curriculum di questo regista che ha vinto anche un premio Oscar, mancava una pellicola horror ma, inaspettatamente in un punto della sua vita in cui potrebbe permettersi di campare di rendita e girare film ordinari, Levinson ha pensato bene di dedicarsi anche a questo genere.
The Bay, questo il titolo del suo primo horror, è una storia che ha al suo centro una piccola cittadina costiera nelle cui acque si annida un minuscolo parassita in grado di infettare prima i pesci e quindi le persone, prendendo velocemente controllo del corpo e della mente di chi contrae l’infezione.
Prodotto dallo stesso team di Paranormal Activity (Oren Peli, Steven Schneider e Brian Kavanagh Jones), The Bay è la classica pellicola di terrore ecologico e assedio di piccola comunità con in questo caso il valore aggiunto della tecnica usata: Levinson infatti ha girato il tutto mischiando “falsi” filmati amatoriali in stile Blair Witch Project con estratti video recuperati in Internet per dare al tutto una maggiore patina di realismo, nella ormai affermata tradizione del cosiddetto mockumentary.
Quel che interessa di più è proprio il fatto che di solito questa tecnica low budget, a parte qualche pregevole eccezione (Romero) viene di solito impiegata da registi giovani e alle prime armi: sarà interessante vedere a quali risultati porta quando è sfruttata da un regista così esperto come Levinson.
The Bay dovrebbe avere buona distribuzione internazionale vuoi per i nomi coinvolti vuoi perché è stato recentemente acquistato da Lionsgate che sta pensando a una uscita autunnale per questo eco-horror.
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