The Quiet Ones: come disinnescare ogni potenziale horror
Di Elvezio SciallisCi sono, sempre più, alcuni titoli che sembrano veri e propri manuali di disinnesco di ogni potenziale disturbante e perturbante delle pellicole horror.
Lo abbiamo visto accadere in The Conjuring, per esempio, con i suoi salti sulla poltrona e le sue pacche rassicuranti sulla schiena, a farci capire che non stava poi accadendo granché. E lo vediamo in tantissimi titoli che cercano solo lo spavento occasionale, legato ad apparizioni improvvise e suoni ad alto volume al posto di un reale lavoro di perturbazione dei sensi e delle idee.
E questo The Quiet Ones, film del 2014, non sembra discostarsi granché dalla media. La recitazione è discreta, ma l’atmosfera generale del film non è riuscita a creare una tensione sufficiente per mantenere l’attenzione del pubblico. The Quiet Ones non è riuscito a replicare il successo dei film dell’orrore dello stesso genere e non è stato ben accolto dalla critica. Non è un film imperdibile.
Abbiamo una comoda quanto generica atmosfera Anni Settanta e un gruppo di studenti che tenta il classico esperimento proibito, ovvero creare un poltergeist partendo dalla psiche disturbata di una ragazza.
L’esperimento andrà ovviamente malissimo e verrà liberata una energia oscura e maligna che segnerà il fato di tutte le persone coinvolte.
Mischiate ai già menzionati Anni Settanta un po’ di generico found-footage, inserite una giovane star in ascesa, spargete qualche apparizione improvvisa e altri elementi simili, condite il tutto con l’obbligatorio quanto risibile “tratto da una storia vera” ed ecco il vostro film horror.
Produzione da parte dei tipi di Let Me In e The Woman in Black, regia di John Pogue e cast con, fra gli altri, Sam Claflin e Olivia Cooke. A voi il trailer.
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