Tutto Guy Ritchie in RockNRolla

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rocknrolla.jpgRockNRolla ci trascina in una corsa gasata e acida attraverso le strade di una Londra dove il business vero si appoggia ai politici corrotti, agli assessori (se no che ci stanno a fare?). Una Londra dove le nuove fantasmagoriche costruzioni sono, di fatto, quasi tutte abusive, o meglio ‘legalmente abusive’… un po’ come ovunque, un po’ come succede da noi… Si salvi chi può dalla piovra e dalle tante seppioline che le girano intorno. Il mattone è la porta del denaro e del potere. Chi controlla il politico, detiene il potere, e chi lo ha davvero, è il re dei re.

Chi ha apprezzato lo scatenato Lock&Stock non può perdere questa nuova regia di Guy Ritchie, RockNRolla. Non si ha il tempo di respirare con questa sceneggiatura al fulmicotone, scritta dallo stesso Ritchie, dove si intrecciano le vicende di fetentoni di ogni genere, simpatici, trasgressivi o semplicemente trucidi e grossi, ma grossi da far paura. Noi da che parte stiamo? Con la vecchia guardia, che trasuda orgoglio british, con la puzza sotto il naso per tutti tranne che per l’odore dei quattrini? Oppure con i balordi che stanno a un gradino più basso, nel cosiddetto ‘mucchio selvaggio’? Loro, certo, ispirano più simpatia.

Forse sarebbe più saggio e opportuno stare dalla parte del russo fotocopia poco velata del magnate Abramovich. Via via fino a lui, l’unico RockNRolla, il vero sballato che poi proprio tutto sballato non è. Colui che già preannuncia un sequel con se stesso neo-boss disintossicato. Senza dubbio stiamo dalla parte del regista. Chi non delude è lui, Guy Ritchie che sta con tutti e con nessuno, orchestrando una regia veramente rock, suonata con ironia e tanto tanto ritmo.

Tutti gli interpreti corrono sullo schermo, da un’inquadratura all’altra, senza un attimo di pausa. Superbo Tom Wilkinson, simpatica canaglia Gerard Butler, perfetto Toby Kebbell nella parte di RockNRolla, ma tutti, nessuno escluso, si amalgamo tra loro, perfetti ingredienti di questo gigantesco frullato alla Ritchie, che se la gode un mondo con il suo gioco di scatole cinesi. Chissà cosa succederà nel sequel? Ci sarà davvero? Speriamo!

Dario Arpaio

1 commento su “Tutto Guy Ritchie in RockNRolla”
  1. lovecraft ha detto:

    sono proprio d’accordo, guy ritchie non delude proprio mai e i suoi film sono sempre divertenti e riescono a tirare fuori il meglio dagli attori. credo che i personaggi fortemente caratterizzati da tratti quasi fumettistici richiedano un lavoro da perte degli attori che riescono a renderli indimenticabili. come brad pitt/zingaro-pugile in the snatch o vinnie jones/picchiatore-padre-modello in lock and stock il cattivo di tom wilkinson e il suo figliastro non verranno presto dimenticati dai fan di ritchie.
    chi ha la fortuna di poter vedere il film in originale si gusta un divertimento in più dato dalla grande varietà di accenti, dal cockney allo scozzese, che arricchiscono il film di una nota caratteristica che inevitabilmente si perde con il doppiaggio, sarebbe un po’ come sentire benigni senza accento toscano!!
    vorrei aggiungere una nota riguardo le colonne sonore di ritchie che sono sempre curatissime e distinguono il film come le due foglie di basilico sulla margherita.
    ciao


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