Voci dal silenzio – il docu-film sull’ascesi in Italia, prodotto da Infinity
Di Ambra I.Voci dal silenzio è il suggestivo ossimoro che dà il titolo a un documentario estremamente interessante, prodotto da Infinity, il noto servizio di videostreaming on-demand di RTI. Forse non tutti sanno che, oltre al ben noto catalogo tradizionale, l’azienda parte del gruppo Mediaset è lieta di promuovere i nuovi talenti italiani e di trattare tematiche interessanti, ancorché non imperanti nel XXI secolo. In questo caso si è trattato dell’iniziativa Infinity Life, condotta in collaborazione con la piattaforma di crowdfunding “Produzioni dal Basso”, che ha finanziato alcuni registi italiani per la produzione di documentari-film come quello di cui parliamo volentieri oggi.
Voci dal silenzio è stato diretto dai palermitani Joshua Wahlen e Alessandro Seidita e si sviluppa a partire dalla testimonianza di tredici persone che hanno scelto di vivere una vita isolata dal mondo e improntata all’esperienza ascetica. Il docu-film è frutto di una lunga ricerca sul campo, ovvero da interviste condotte in ogni angolo d’Italia, spostandosi a bordo di un camper. Così le telecamere degli autori hanno potuto immergersi nelle singole storie, raccontando il passato di questi moderni eremiti, facendosi spiegare come è arrivata la loro “vocazione”, come vivono le tensioni e le battaglie nella quotidianità – tra preghiera, le esperienze estatiche e lotta per l’autosufficienza.
La scelta dell’ascesi appare agli occhi della maggior parte di noi enigmatica, se non addirittura incomprensibile. Questo documentario riesce ad accompagnare lo spettatore abituato alla frenesia della vita moderna in una galassia fatta di silenzio e intrisa di spiritualità. Le testimonianze dei protagonisti e i commenti degli autori inducono a riflettere e a lasciare da parte molti pregiudizi. Non di rado le riflessioni degli eremiti sconfinano in considerazioni più generica sulla condizione umana all’interno della società contemporanea e forniscono allo spettatore degli strumenti assai utili per acquisire maggiore consapevolezza del proprio ruolo nella società. Chissà che qualcuno non sia spinto a provare l’ebbrezza della solitudine e del silenzio totali almeno per qualche tempo!
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